Bartolomeo Zeni: differenze tra le versioni

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|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è stato un pittore [[veneto]] attivo nel [[XVIII secolo]] nel territorio della [[Principatoprincipato vescovile di Trento]]
}}
 
== Biografia ==
[[File:Madonna_del_Rosario_di_B._Zeni.jpg|thumb|''Madonna del Rosario'', 1800, chiesa [[parrocchia]]le Sant'Antonio abate di [[Magasa]]]]
Poche sono le notizie biografiche di questo pittore. Nato a [[Bardolino]] circa nel 1730, Bartolomeo Zeni, coniugato con Maddalena Martini, fu padre del più celebre Domenico detto il “Pittorello”"Pittorello" ([[Bardolino]], [[1762]] - [[Brescia]], [[1819]]).
 
Esponente della pittura [[Verona|veronese]], apprezzata per la sua facilità decorativa e per l'agevole applicabilità, in virtù della prediletta “forma"forma chiusa”chiusa" di gusto [[Classicismo (arte)|classicista]], Bartolomeo Zeni si rifà all'accademia del pittore veronese [[Giambettino Cignaroli]]. Zeni era noto anche per la sua capacità [[Ritratto|ritrattistica]], dovuta non tanto alla qualità stilistica ma al saper restituire con fedeltà i tratti fisionomici degli effigiati.
 
Trasferitosi a [[Riva del Garda]], territorio del [[Principatoprincipato vescovile di Trento]], fu particolarmente operoso nella [[decorazione]] degli edifici sacri da poco edificati o restaurati delle [[Giudicarie]], di [[Rovereto]] e di [[Pinzolo]] ove decorò, nel [[1770]], con una serie di [[affreschi]] la parrocchiale di San Lorenzo.
 
Dipinse nel [[1764]] un ''San Pietro'' sulla facciata della chiesa di San Pietro a Bardolino<ref>Arsenio Frugoni, Emilio Mariano, ''Il Lago di Garda: Storia di una comunità lacuale'', Ateneo di Salò, 1969.</ref>. Fu attivo anche sulla sponda [[brescia]]na del [[lago di Garda]] dipingendo nel [[1800]] una ''Madonna del Rosario'' per la parrocchiale di [[Magasa]] su incarico dell'[[abate]] Giovanni Maria Zeni e un'altra opera per la chiesa di San Bartolameo a Vesio di [[Tremosine sul Garda|Tremosine]]<ref>Vito Zeni, ''La Valle di Vestino'', Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, 1993.</ref>.
 
== Note ==