La saga dei Nibelunghi: differenze tra le versioni

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Dodici anni dopo, una notte un meteorite cade poco distante dalla casa di Eric; il giovane raggiunge il luogo dell'impatto e lotta con una sconosciuta, atterrandola. Questi è [[Brunilde]], regina d'[[Islanda]], che vede avverarsi la profezia secondo la quale un uomo l'avrebbe battuta e sarebbe diventato suo compagno. Dopo una notte d'amore, la donna scompare con il suo pezzo di meteorite, dicendo però che avrebbe aspettato Eric finché non avesse scoperto le sue vere origini.
 
Eric e suo padre raggiungono il regno di [[Burgundi]]a per vendere le loro spade e scoprono come il [[drago]] [[Fáfnir]] semini il terrore, e neanche il re [[Gundicaro|Gunther]] riesca a sconfiggerlo. Forgiata [[Gramr|Balmung]], una spada con il metallo del meteorite, Eric uccide la bestia, e grazie al suo sangue diventa invincibile e i suoi sensi si intensificano. Nonostante i fantasmi dei [[Nibelunghi]] lo minaccino delle maledizioni che gravano sul tesoro custodito dal drago, Eric se ne impossessa lo stesso tenendo [[Andvaranautr]], l'Anello dei Nibelunghi, l'oggetto più antico e più prezioso del tesoro, per sé, indossandolo e divenendo il legittimo proprietario di tutte quelle ricchezze. Il capo dei nibelunghi tenta di mettere in guardia il ragazzo dalla maledizione dell'oro avvertendolo che chi si impossessa dell'anello e dell'oro muore di morte violenta e che un giorno colui che sarà suo nemico troverà la sua debolezza e attraverso essa lo distruggerà.Eric poco dopo fronteggia il nano Alberich che tenta di ucciderlo assumendo le sue sembianze ma Eric essendo invulnerabile ha la meglio e Alberich pur di essere risparmiato gli cede l'elmo usato per trasformarsi rivelando che attraverso esso si può assumere le sembianze di un altro indossandolo e pronunciando una formula magica che il nano gli svela. Dopo aver provato il potere dell'elmo decide di risparmiare Alberich ma il capo dei nibelunghi tenta di metterlo una seconda volta in guardia non solo sul pericolo che la maledizione lo porterebbe ma che Alberich tenterà di vendicarsi per la perdita dell'elmo rivelando inoltre che il nano tentò di impadronirsene in passato venendo poi bandito e privato della sua immortalità a quel punto Eric tenta di negoziare con i nibelunghi proponendo di dividere metà del tesoro tra lui e loro ma il capo dei nibelunghi rifiuta provando a metterlo in guardia per l'ultima volta che perfino metà del tesoro o l'anello singolarmente basterebbero a gettare l'intera maledizione su di lui a quel punto Eric stufatosi della cocciutaggine dei nibelunghi decide di tenerlo solo per lui e poi donarlo all'amata Brunilde. Ma prima di fare ciò decide di donarlo a Re Gunther per custodirlo per un certo periodo di tempo prima di portarlo a Brunilde.
 
Acclamato come eroe, al suo ritorno il Re gli domanda aiuto per sconfiggere una minaccia incombente, l'esercito sassone. Anche il fratello del Re, il Principe [[Giselcaro|Giselher]], vuole partecipare alla battaglia, ma dovrà rimanere nel regno, per prendere il posto del Re nel caso di morte. Alla vista e alla sconfitta dei Re Gemelli, Eric recupera la memoria, ricordando di essere l'erede al trono di [[Xanten]] ed è pronto per raggiungere e sposare Brunilde. Ma per mantenere il tesoro a Burgundia, [[Hagen (mitologia)|Hagen]], luogotenente del Re, grazie ad una pozione del padre, il nano traditore dei Nibelughi [[Alberich]], fa innamorare Sigfrido di [[Gudrun (mitologia)|Crimilde]], sorella del re, rendendo vecchio ed avvizzito il ricordo dell'amore provato per Brunilde.