Tazio Nuvolari: differenze tra le versioni

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Figlio di Arturo, [[agricoltore]] benestante, e di Elisa Zorzi, il piccolo Tazio crebbe nel mito sportivo del padre e dello zio [[Giuseppe Nuvolari (ciclista)|Giuseppe]], entrambi valenti [[ciclista|corridori ciclistici]] dell'epoca, celebri per aver dominato la riunione ciclistica internazionale di Nizza del 1893.<ref>Daniele Marchesini, Benito Mazzi, Romano Spada, ''Pàlmer, borraccia e via!: storia e leggende della bicicletta e del ciclismo'', Portogruaro, Ediciclo, 2001</ref> In particolare, fu lo zio che lo iniziò al motorismo, facendogli guidare le sue [[Motocicletta|motociclette]] fin da bambino.
 
Tazio Nuvolari era convinto che il padre avesse avuta un'influenza decisiva per la formazione del suo carattere. Racconta infatti che all'età di 8 anni nel cortile della fattoria di famiglia si avvicinò troppo a un [[cavallo]] che lo colpì con un calcio. Fortunatamente le conseguenze non furono gravi, ma tanto bastò a ingenerare nel piccolo Tazio un forte timore che gli impediva di avvicinarsi ai cavalli. Il padre, per spronarlo a vincere la paura, lanciò tra gli zoccoli del cavallo una [[Marengo (moneta)|moneta d'oro]], aggiungendo : «''Se vuoi, prenditela''». Dopo non poche esitazioni, il bimbo si fece coraggio e riuscì a raccogliere la moneta. Commentando l'episodio, Tazio Nuvolari disse : «''Quel giorno smisi di aver paura delle cose e dellha paura stessa''».<ref>John Eason Gibson, ''Tazio Nuvolari'' in ''Grandi piloti di ieri'', Roma, [[Automobile Club d'Italia|LEA-ACI]], [[1967]], pag.105</ref>
 
Richiamato alle armi durante la [[prima guerra mondiale]] fu impiegato come [[autiere]] nel [[Servizio Automobilistico dell'Esercito]], in forza alla sezione Sanità della [[22ª Divisione Fanteria|22ª Divisione]], inquadrata nella "invitta" Terza Armata agli ordini del [[Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta|Duca d'Aosta]]. Nel [[1917]] sposò Carolina Perina, dopo una classica [[fuitina]] e con una [[nozze|cerimonia civile]]; rito all'epoca inconsueto e considerato quasi scandaloso.