Musicoterapia: differenze tra le versioni

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La WFMT nel 1999 (nel congresso mondiale di [[Washington]]) ha validato la documentata scientificità di 5 modelli clinici :
# Il ''modello BENENZON'', che propone una concezione della musicoterapia come “''disciplina che utilizza il suono e il movimento per provocare effetti regressivi''”. Questa premessa rivela che alla base della concezione della musicoterapia di [[Rolando Omar Benenzon|Omar Benenzon]] (musicista e psicologo argentino) vi sono presupposti teorici di tipo psicoanalitico. Benenzon considera la musicoterapia una disciplina paramedica, che trova le sue basi scientifiche nell'ambito clinico e terapeutico. Il principio sostanziale del metodo (ISO) consiste nel rispecchiamento del paziente da parte dell’operatore e nella apertura di un canale di comunicazione di livello regressivo e di natura squisitamente sonora. Il musicoterapeuta dovrà sfruttare i canali di comunicazione aperti precedentemente, dovrà elaborare un’ipotesi sull’ISO (Identità Sonora) del paziente e tentare una integrazione con la produzione sonora proposta dallo stesso.
# La ''Musicoterapia creativa'' di Paul Nordoff e Clive Robbins, un musicista ed uno psicopedagogista inglesi, che hanno imposto un loro metodo rivolto a bambini affetti da disturbi lievi e gravi di apprendimento (inclusa la sindrome di Down), a pazienti affetti da autismo, a pazienti affetti da disabilità psico-fisiche, a pazienti affetti da disturbi dell’udito. Questo metodo, di marcata matrice educativo-pedagogica, prevede una seduta di gruppo in cui si imparano diversi ritmi per aiutare i movimenti del corpo e la coordinazione. La musica “suonata”è collocata al centro dell’esperienza e le risposte musicali costituiscono il materiale principale per l’analisi e per l’interpretazione.
# La ''Musicoterapia Analiticamente Orientata'', che consiste in uno sviluppo di quella che inizialmente era chiamata "Musicoterapia Analitica". Il modello, elaborato dalla violinista Mary Priestley negli anni '70, pone le proprie basi nella psicoterapia analitica di stampo Junghiano. Il metodo è da lei definito come segue : “Musicoterapia analitica è il nome che è prevalso dall'uso simbolico, orientato analiticamente, di musica improvvisata dal musicoterapeuta e dal paziente”. È utilizzata come mezzo creativo per esplorare la vita interiore del paziente in modo da disporre di una via verso la crescita ed una maggiore auto-conoscenza.
# La BMT detta anche ''Musicoterapia Comportamentale'', teorizzata da Clifford Madsen, si è sviluppata particolarmente negli USA ed ancora costituisce negli Stati Uniti il modello principale di intervento musicoterapico. È un metodo che predilige l’uso della musica come rinforzo contingente o come stimolo per aumentare o modificare comportamenti adattivi o eliminare comportamenti distorti. Il Musicoterapeuta Comportamentista utilizza tecniche di sensibilizzazione, desensibilizzazione, condizionamento, rilassamento.
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Lo studio della [[musica]] in medicina è un campo sempre più in via di sviluppo che in passato è stato largamente indirizzato all'utilizzo della musica come terapia complementare.
Sempre più interesse si è concentrato sulla comprensione dei meccanismi fisiologici che sottostanno agli effetti della musica e sulla capacità di essa nel modulare le risposte metaboliche. La ricerca ha stabilito un ruolo della musica nella regolazione dell'[[asse ipotalamo-ipofisario]], del [[sistema nevoso autonomo]], del [[sistema immunitario]], che hanno, a loro volta, un ruolo chiave nella regolazione del [[metabolismo]] e del bilancio energetico. Scoperte più recenti hanno dimostrato un ruolo della musica nel recupero metabolico dallo stress, nella motilità gastrica ed intestinale, nella modulazione dei sintomi gastrointestinali legati al cancro, e nell'aumento del metabolismo lipidico e della clearance dell'[[acido lattico]] durante l'esercizio e il recupero dopo lo sforzo. <ref>http://www.nutritionjrnl.com/article/S0899-9007%2812%2900077-9/abstract#/article/S0899-9007(12)00077-9/fulltext?mobileUi=1&mobileUi=1&mobileUi=1</ref>
 
== Note ==
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* Silvio Luigi Feliciani (a cura di) - [http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/autori.html?auth-id=203830 Olav Skille : il suono a bassa frequenza nella terapia musicale] - Aracne Edizioni, Roma 2010
* Lucia Cavallari, Michele Cavallari - [http://www.bordeauxedizioni.it/suono-musica-musicoterapia/ Suono, musica, musicoterapia] - Bordeaux Edizioni, 2013
* The impact of music on metabolism, Alisa Yamasaki, B.A., Abigail Booker, B.A., Varun Kapur, M.D., Alexandra Tilt, B.A., Hanno Niess, M.D., Keith D. Lillemoe, M.D., Andrew L. Warshaw, M.D., Claudius Conrad, M.D., Ph.D. - [http://www.nutritionjrnl.com/article/S0899-9007(12)00077-9/abstract]
 
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