Franz Joseph Gall: differenze tra le versioni

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* sia gli uomini sia gli animali nascono con determinate facoltà innate, che Gall denominò "attitudini". Questa può sembrare (e in effetti lo è) una semplice osservazione, forse quasi banale e risaputa da tutti; è interessante però il fatto che Gall, per darne una spiegazione più esauriente, dimostrò che (come si è già detto all'inizio) le persone con grandi capacità di memoria avevano occhi grandi e molto sporgenti.
 
* il cervello è la sede dell'intelligenza. Questa constatazione fu fonte di diversi dibattiti, anche se fu considerata valida fino al momento in cui si sviluppò la vera [[psicologia]]; in questo modo Gall mise in discussione la teoria di [[Renè Descartes]] sul dualismo mente-corpo: la mente, infatti, non era più considerata separata dal corpo, ma come parte integrante dell'organismo nella sua totalità. Questo specifico punto della teoria fece sì che il problema mente-corpo rientrasse nel campo della psicologia e della [[biologia]].
 
* il cervello non è un'unità omogenea, ma è l'insieme di diverse facoltà che hanno diverse funzioni; secondo Gall, infatti, tutti i singoli nuclei cerebrali erano proprio centri per determinare le capacità e le predisposizioni della persona. Condusse molti studi specialmente nei manicomi e concluse che in totale esistono ventisette facoltà, di cui diciannove presenti propriamente negli uomini e negli animali. Proprio per la grandissima innovazione di aver collegato a ciascuna funzione mentale uno specifico organo, [[George Henry Lewes]] lo definì il "Keplero della Psicologia"<ref name="Helen Bynum 2006"/>; Gall non abbandonerà mai l'idea che gli organi cerebrali avessero una precisa localizzazione e pensò anche che la potenza con cui una determinata facoltà si manifestava fosse collegata alla grandezza dell'organo stesso.
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* dato che il cervello è protetto dal cranio e che questo si ossifica durante lo sviluppo infantile, le caratteristiche esterne di esso possono essere utilizzate per indagare l'interno dei singoli organi cerebrali e le singole facoltà. Da ciò si percepisce il grande interesse che Gall aveva per la [[fisiognomica]], interesse dimostrato anche dalla pubblicazione nel [[1815]] di un testo intitolato ''The Physiognomical System of Drs. Gall and Spurzheim'': la teoria presentata dai due medici è sicuramente molto diversa da quella del grande esponente [[Lavater]], proprio per il collegamento che Gall fece tra i segni esterni craniologici e l'interno dei singoli organi.
 
== Precursore della psicologia e neurologia ==
 
In un'epoca in cui la scienza riteneva ancora il [[cuore]] sede di alcuni sentimenti, Gall notò che il [[cervello]] dovesse essere in realtà l'organo deputato alle facoltà intellettuali, morali ed affettive, individuando nei [[Telencefalo#Lobo frontale|lobi frontali]] in particolare le funzioni psichiche superiori. Questo è un punto importante; Gall studiò, infatti, in un'epoca in cui regnava l'ignoranza: si parlava di fluidi che scorrevano nei nervi e il carattere dell'uomo, la cui spiegazione si collocava oltre l'interpretazione umana, era considerato un dono divino. Gall, invece, divise la totalità della capacità mentale in quelle che attualmente si chiamano "facoltà": è proprio da questa nuova interpretazione che nacque una nuova psicologia, che iniziò a considerare ogni individuo diverso dall'altro. Per sottolineare ulteriormente l'importanza dei progressi che Gall effettuò basta ricordare che lo stesso Corvisart approvò totalmente la fisiologia cerebrale delle localizzazioni.
L'approccio fisiognomico di Gall si ricollega a un più generale progetto europeo che appunto si stava diffondendo proprio in quegli anni; una vera e propria rivoluzione: il fatto di considerare la percezione dell'io in termini di interiorità psicologica. In generale durante tutto il [[XIX secolo]] le teorie di Gall furono approvate in [[Gran Bretagna]] e negli [[Stati Uniti]]; in particolare riuscì anche a svilupparsi un movimento sociale di frenologia che lottò specialmente per far migliorare la cura dei tanti pazienti dei manicomi e anche l'educazione nei confronti di essi, che molto, anzi troppo frequentemente, erano considerati dei malati "diversi" dai quali mantenere le giuste distanze.
La [[psicologia]], la [[neuroanatomia]] e la [[fisiologia]] sfruttarono durante tutto questo secolo le osservazioni di Gall; veniva apprezzato molto il fatto che tutte le domande sulla mente erano state ricondotte alla fisiologia cerebrale e in questo modo erano stati sconfitti ed eliminati tutti quei secoli in cui a regnare erano le speculazioni e la pura riflessione metafisica. Queste ultime ignoravano completamente l'approccio biologico e organico. Inoltre, la fisiologia di Gall si oppose sostanzialmente a quella elaborata da [[J.P. Flourens]], che, invece, negava l'esistenza di strutture particolari nel cervello, ma interpretava quest'ultimo come un tutto intero.<ref>Lowell S. Selling,''Uomini contro la pazzia'', Arnoldo Mondadori Editore, 1946, pag.136</ref>
La teoria delle localizzazioni fu poi ripresa da illustri medici quali [[Paul Broca]], [[Jean-Baptiste Bouillaud]], [[G.T. Fritsch]], [[E. Hitzig]] e [[John Hughlings Jackson]]<ref>W.F. Bynum and Helen Bynum, ''Dictionary of Medical Biography'', Grennwood Press, Westport (Connecticut) - London, 2006, vol. 2, pag.537</ref>, da tutta la psicologia e la [[sociologia]], specialmente con Comte; anche in questo campo i progressi furono innumerevoli: infatti cambiò il modo di contestualizzare l'uomo a livello della natura e del mondo.
 
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* W.F. Bynum and Helen Bynum, ''Dictionary of Medical Biography'', Grennwood Press, Westport (Connecticut) - London, 2006, vol. 2, pag.536-537.
 
* Roy Porter (a cura di), ''Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali'' (tomo II), Franco Maria Ricci editore, 1985-1988, Milano, pag.80.
 
*Lowell S. Selling, ''Uomini contro la pazzia'', Arnoldo Mondadori Editore, 1946.