Persona (filosofia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LauBot (discussione | contributi)
m Sostituisco Collegamenti esterni ai vecchi template e rimuovo alcuni duplicati
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazio dopo segni di punteggiatura e modifiche minori
Riga 21:
 
== Storia della nozione di "persona" in filosofia ==
Il filosofo greco [[Aristotele]] nella sua ''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'' definisce l'essere umano, per natura, dalla nascita, come "animale razionale", e come "animale politico" (Politica, libro I, 2, 1253a; e III, 6, 1278b, 19-21), che tende per esigenze economiche ed intellettive a abitare e vivere con altre persone, organizzandosi in gruppi, famiglie (''oikos''), villaggi e citta' (''polis'').
 
San [[Tommaso d'Aquino]] concorda con questa definizione che commenta, evidenziando la differenza con l'ordine del regno animale: <<l'uomo di sua natura è un animale sociale e politico fatto per esistere insieme ad altri anche più di qualsiasi altro animale; e questo risulta evidente dalle sue necessità di ordine naturale. Infatti, agli altri animali la natura fornisce cibo, rivestimenti di peli, armi di difesa come denti, corna, unghie, o almeno la velocità di fuggire. La natura dell'uomo è invece tale da non avere nessuna di queste cose: al loro posto gli è data la ragione per mezzo della quale può procurarsi tutte con l'opera delle sue mani. Ma a far questo un solo uomo non basta.Infatti, un uomo non potrebbe vivere da solo, senza che gli venga a mancare qualcosa di necessario. Dunque, l'uomo per natura vive in società con gli altri>>.<ref>''La politica dei principi cristiani'' (''De Regimine Principium''), Edizioni Cantagalli, Siena, 1997, pagg. 14-15 </ref>.
Riga 40:
La nozione di "persona" è essenziale nella formulazione delle due verità di fede cristiana più centrali: la Trinità (Dio è Uno ma in tre Persone) e l'incarnazione del Verbo in Gesù (due nature, divina e umana, in una sola Persona, la Seconda della Trinità, il Figlio o Verbo)<ref>[[Catechismo della Chiesa Cattolica]] 253-267 e 461-483</ref>.
 
Per fissare i concetti è stata particolarmente importante la definizione di [[Boezio]] di Persona, come “naturae rationalis individua substantia”, (sostanza individuale di natura razionale). <ref>Boezio, ''Liber de persona et duabus naturis contra Eutychen et Nestorium'', capitolo III, Migne, PL 64, 1343.</ref>
 
Un'altra definizione, più completa, è quella di [[Giovanni Damasceno]]: "La persona, esprimendo se stessa attraverso le sue operazioni e proprietà, pone di sè una manifestazione che la distingue dalle altre della stessa specie."<ref>''Dialectica'' (cap. 43), in: ''Die Schriften des Johannes von Damaskos'', Vol.I ''Institutio elementaris. Capita philosophica (Dialectica)'', a cura di Bonifatius Kotter, (Patristische Texte und Studien 7), Berlino 1969, la ''Dialectica'' è alle pp. 47-146.</ref>
Riga 90:
Il concetto di "soggetto" e di relazione "soggetto-oggetto" costituisce un tema chiave della [[cultura]], della [[filosofia]] e della [[teologia]] occidentali.
Il soggetto si configura progressivamente, nel corso della [[storia]], come individuo autonomo, fulcro del sistema socio-culturale.
Il concetto di "personal identity" si delinea chiaramente nella seconda edizione (1694) del "[[Saggio sull'intelletto umano]]" di [[John Locke]].<ref>Libro II, Capitolo XXVII (''Of Identity and Diversity'')</ref> Da allora la centralità dell'individuo nel sistema sociale "ha ossessionato le filosofie dell'occidente". <ref>[[Remo Bodei]], "Destini personali", Milano, Feltrinelli, 2002, p. </ref>). Importanti correnti culturali contemporanee hanno messo in rilievo la capacità dell'individuo di autoplasmarsi, di scolpire sé stesso come una statua ([[Michel Foucault]], "Tecnologie del sé", 1992). La libertà personale diventa, di conseguenza, il valore fondamentale de "La società degli individui" ([[Norbert Elias]], 1987).
 
La differenza sostanziale tra ''individuo'' e ''persona'', consiste nel fatto che il primo sia provvisto soltanto di coscienza, mentre la seconda anche di autocoscienza e personalità; sia quindi in grado di ri-conoscersi<ref>{{Cita web|url = http://www.rivistadiscienzesociali.it/persone-non-umane-una-sfida-antropologica/|titolo = Persone non umane: una sfida antropologica {{!}} Rivista di Scienze Sociali|accesso = 17 novembre 2015|sito = www.rivistadiscienzesociali.it}}</ref>. Questa differenza ha convinto alcuni studiosi a ritenere che possano esistere persone non umane<ref>{{Cita web|url = http://www.rivistadiscienzesociali.it/persone-non-umane-una-sfida-antropologica/|titolo = Persone non umane: una sfida antropologica {{!}} Rivista di Scienze Sociali|accesso = 17 novembre 2015|sito = www.rivistadiscienzesociali.it}}</ref>, ossia creature, umane o extraumane ipotizzate, che possano come noi essere autocoscienti e quindi dotate di dignità o, come si ritiene in ambito religioso, di anima.