Storia di Tönle: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Il romanzo è ambientato tra la seconda metà dell'Ottocento e la [[prima guerra mondiale]]. Tönle Bintarn è un contadino che vive nell'[[Altopiano dei Sette Comuni|Altopiano di Asiago]], situato all, epoca sul [[Confine tra l'Austria e l'Italia|confine italo-austroungarico]]. In gioventù era stato contrabbandiere. Scoperto un giorno dalla guardia di finanza mentre tornava da una spedizione al di là del confine, ferisce una delle guardie e fugge. Si trova costretto a vivere per alcuni giorni alla macchia, prima di trovare lavoro come venditore di stampe in tutta Europa. Nel frattempo, viene condannato in contumacia a quattro anni. Pur viaggiando in lungo e in largo, ama trascorrere gli inverni al paese con la moglie e la famiglia. Solo dopo alcuni anni riesce ad avvalersi di un indulto e a riprendere la sua vita di contadino e pastore.
 
Quando scoppia la grande guerra è ormai ottantenne. Sebbene per un po' la vita al paese continui normale, il fronte di battaglia si avvicina. Nel maggio del 1916 il paese viene evacuato e gli abitanti vengono trasferiti in pianura. Solo Tönle rimane per prendersi cura del suo gregge di pecore. Ancora una volta è costretto a nascondersi nei boschi di giorno, e può tornare nella sua casa solo a sera inoltrata. Quando gli austriaci prendono possesso del villaggio, viene scoperto e arrestato perché ritenuto una spia. Dopo una serie di interrogatori, viene portato nel [[campo di internamento di Katzenau]]. Dopo non molto tempo, riesce a fuggire e, in un paio di settimane, percorre un centinaio di chilometri. Viene fermato da un soldato austriaco a causa del suo aspetto trasandato, e rispedito al lager. Solo nel dicembre del 1917 il suo nome viene messo nella lista di prigionieri da rimpatriare in cambio di prigionieri austriaci.