Spinetta II Malaspina: differenze tra le versioni

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<br>In nome dei suoi figli, promosse una causa davanti all'Imperatore [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]] nei confronti dei parenti che, approfittando della morte di Galeotto, avevano spogliato la sua famiglia di terre e castelli. L'imperatore, in data 18 aprile 1369, diede seguito all'appello di Argentina nominando tre dottori e un avvocato della Curia romana perché risolvessero la controversia.
 
Ritornati in possesso dei territori aviti, i figli Gabriele, Spinetta e Leonardo rimasero sotto la tutela di Argentina fino a quando non raggiunsero un'età che permettesse loro di governare.
<br>Di questi si distinsero in particolare Spinetta e Leonardo, che furono nominati cavalieri in occasione della successione di [[Antonio della Scala|Antonio]] e [[Bartolomeo II della Scala]] alla [[Signori di Verona|signoria di Verona]] nel 1375.<ref name=":5">{{Cita libro|autore = Paola Cervia|titolo = L’archivio storico comunale
di Fosdinovo
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Dal 1367, intanto, almeno formalmente aveva detenuto il titolo di [[Marchesi di Fosdinovo|Marchese di Fosdinovo]] il fratello primogenito [[Gabriele I Malaspina]], il cui [[Marchesato di Fosdinovo|Marchesato]] è enigmaticamente avvolto nella nebbia. Alla sua morte, avvenuta senza legittimi eredi nel 1390, Spinetta fece ritorno a [[Fosdinovo]] per occuparsi dei suoi interessi e per definire con il fratello Leonardo la suddivisione del feudo, che peraltro era tornato ad includere i domini precedentemente assegnati allo zio Guglielmo, poiché la sua progenie risultava estinta già nel 1374.<ref name=":5" /><ref name=":6">{{Cita libro|autore = Emanuele Repetti|titolo = Dizionario geografico fisico storico della Toscana|anno = 1972|editore = Edizione anastatica Cassa di Risparmio di Firenze|città = Firenze|url = http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/sk.php?id=2018|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304093733/http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/sk.php?id=2018|dataarchivio = 4 marzo 2016}}</ref> L'intesa si raggiunse nel 1393, anno in cui i rimanenti figli di [[Galeotto I Malaspina|Galeotto]] si spartirono il territorio conquistato dal prozio.<ref name=":20">{{Cita libro|autore = Massimo Dadà|titolo = Guida di Fosdinovo|anno = 2010|editore = Giacché|città = La Spezia|p = 38}}</ref>
<br>A Spinetta II Malaspina, già duca di [[Gravina in Puglia]] per essersi distinto al servizio degli [[Angioini|Angiò]] (ottenendo così da [[Carlo III di Napoli|Carlo III]] <nowiki/>l'investitura, per sé e i suoi eredi, di tale titolo) dal 25 marzo 1385 ed omonimo di [[Spinetta Malaspina|Spinetta il Grande]] (il numero romano non dovrebbe esserci, visto che il primo [[Spinetta Malaspina|Spinetta]] non fu mai Marchese, ma venne posto per una questione di rispetto e reverenza nei suoi confronti), andò il [[Marchesato di Fosdinovo|Feudo di Fosdinovo]] (comprensivo di Fosdinovo, [[Marciaso]], [[Tendola]], [[Posterla (Fosdinovo)|Posterla]], Colla, villa di Bardine inferiore, San Terenzo, [[Giucano]] (allora chiamato Zuccano), Pompilio, Cecina, [[Castelnuovo Magra|Castelnuovo]], [[Vallecchia]], Gorasco e altri villaggi minori) e dunque anche il titolo di [[Marchesi di Fosdinovo|Marchese di Fosdinovo]], mentre a Leonardo I Malaspina (1393-1403) andò il Feudo di Castel dell'Aquila ([[Gragnola (Fivizzano)|Gragnola]]), che comprendeva [[Viano]], [[Casola in Lunigiana|Casola]], [[Gassano]], [[Tenerano]], Isolano, Monzone, [[Vinca (Fivizzano)|Vinca]], [[Equi Terme|Equi]], Ajola, Monte de' Bianchi, [[Ugliano]], Montefiore, [[Argigliano]], Codiponte di Cassano, Cortila, Prato-Alebbio, Sercognano, Colognole, i possessi detenuti in Migliarina (distretto di [[Genova]], [[Diocesi di Luni|diocesi Lunense]]), nonché i beni posti nel territorio di [[Massa (Italia)|Massa]] e [[Montignoso]].<ref name=":5" /><ref name=":6" />
 
Da Spinetta trae dunque definitivamente origine il [[Marchesi di Fosdinovo|casato di Fosdinovo]], mentre da Leonardo prende avvio il casato del marchesi di Castel dell’Aquila.<ref name=":5" /> La scissione tra le due casate si ricomporrà una prima volta già nella seconda metà del XV secolo, ma solo per poco tempo.<ref name=":21">{{Cita libro|autore = Emanuele Repetti|titolo = Dizionario geografico fisico storico della Toscana|anno = 1972|editore = Edizione anastatica Cassa di Risparmio di Firenze|città = Firenze|url = http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/sk.php?id=2228}}</ref> Solo nel 1644, [[Gragnola (Fivizzano)|Gragnola]] tornerà a lungo sotto la giurisdizione di [[Fosdinovo]], per restarvi fino agli anni '80 del XX secolo.<ref name=":20" /><ref name=":21" />