Candelora: differenze tra le versioni
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La festa di [[Imbolc]], nella tradizione celtica, segnava il passaggio tra l'inverno e la primavera, ovvero tra il momento di massimo buio e freddo e quello di risveglio della luce.<ref>Jean Markale, C. Fiorillo, [[Gianfranco de Turris]], ''Il druidismo: religione e divinità dei Celti'', Edizioni Studio Tesi, 1990, ISBN 978-88-272-0782-6, pag. 188</ref><ref>Elena Percivaldi, ''I Celti: una civiltà europea'', Giunti, 2003, ISBN 978-88-09-03140-1, pag. 74</ref>
Nel mondo romano la Dea Februa ([[Giunone]]) veniva celebrata alle [[calende]] di febbraio (nel calendario romano i mesi seguivano il ciclo della luna. Il primo giorno di ogni mese corrispondeva al novilunio (luna nuova) ed era chiamato “calende”, da cui deriva il nome “calendario”).<ref>Nelida Caffarello, ''Dizionario archeologico di antichità classiche'', Olschki, 1971</ref
== Nella cultura di massa ==
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