Pannello fotovoltaico: differenze tra le versioni

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Il silicio viene ottenuto in [[Wafer (elettronica)|wafer]] che vengono in seguito uniti tra loro a formare un modulo fotovoltaico.<br />
Le tipologie costruttive delle celle fotovoltaiche più comuni sono:
* '''[[Silicio monocristallino]]''': le celle presentano un'efficienza dell'ordine del 18-21%. Sono tendenzialmente costose perchèperché tagliate da barre cilindriche, è difficile formare superfici estese senza sprecare materiale o spazio.
* '''[[Silicio policristallino]]''': celle più economiche, ma meno efficienti (15-17%), il cui vantaggio risiede nella facilità con cui è possibile tagliarle in forme adatte ad essere unite in moduli.
* '''[[Silicio amorfo]] [[Deposizione chimica da vapore|depositato da fase vapore]]''': le celle hanno un'efficienza bassa (8%), ma sono molto più economiche da produrre (motivo per cui nel 2016 la quasi totalità dei pannelli per uso domestico è ancora di questo tipo). Il silicio amorfo (Si-a) possiede un bandgap maggiore del silicio cristallino (Si-c) ({{M|1,7| |eV}} contro {{M|1,1| |eV}}): ciò significa che è più efficiente nell'assorbire la parte visibile dello spettro della luce solare, ma meno efficace nel raccoglierne la parte infrarossa. Dato che il silicio nanocristallino (con domini cristallini dell'ordine del nanometro) ha circa lo stesso bandgap del Si-c, i due materiali possono essere combinati creando una cella a strati, in cui lo strato superiore di Si-a assorbe la luce visibile e lascia la parte infrarossa dello spettro alla cella inferiore di silicio nanocristallino.