Giovanni III Sobieski: differenze tra le versioni

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{{Monarca
|nome = Giovanni III Sobieski
|titolo = Re di Polonia
|immagine = Schultz John III Sobieski.jpg
|legenda =
|stemma = Coat of Arms of Jan Sobieski as king of Poland.svg
|titolo = [[Re di Polonia]]
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|regno = [[1674]]-[[1695]]
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|data di nascita = 17 agosto [[1629]]
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|successore = [[Augusto II di Polonia|Augusto II]]<ref name="Penson">{{cite book|author1=Oskar Halecki |author2=W: F. Reddaway |author3=J. H. Penson |title=The Cambridge History of Poland|url=https://books.google.com/books?id=N883AAAAIAAJ&pg=PA547|publisher=CUP Archive|isbn=978-1-00-128802-4|page=547}}</ref>
|successore = [[Augusto II di Polonia|Augusto II]]
|nome completo = in [[Lingua polacca|polacco]]: ''Jan III Sobieski''<br />in [[Lingua lituana|lituano]]: ''Jonas III Sobieskis''
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|casa reale = [[Sobieski]]<ref name="skalmowski">{{cite book |author1=Wojciech Skalmowski |author2=Tatjana Soldatjenkova |author3=Emmanuel Waegemans |title=Liber amicorum|year=2003|page=165|pages= |chapter= |chapterurl= |publisher=Peeters Publishers|location= |isbn=90-429-1298-7|url=|accessdate=}}</ref><ref name=psb413>Red. (Eds.), ''Jan III Sobieski'', p.413</ref>
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== Biografia ==
Era figlio di [[Jakub Sobieski]], [[Voivodato di Rutenia|Voivoda di Rutenia]] nonché castellano di Cracovia e di [[Zofia Teofillia Daniłowicz]], figlia di un [[hetman]].
Giovanni Sobieski nacque da una nobile famiglia. Era figlio di [[Jakub Sobieski]], [[Voivodato di Rutenia|Voivoda di Rutenia]] nonché castellano di [[Cracovia]], e di sua moglie, [[Zofia Teofillia Daniłowicz]], una nipote di [[Stanisław Żółkiewski]]<ref name=psb413/>. Trascorse la sua infanzia a [[Żółkiew]]<ref name=psb413/>. Dopo essersi diplomato, il giovane Giovanni si laureò alla facoltà di filosofia dell'[[Università Jagellonica]] nel [[1646]]<ref name=psb413/><ref>{{cite book |author=J.B. Morton|title=Sobieski, King of Poland|year=|pages=30–31 |publisher=|location= |isbn=|url=|accessdate=}}</ref>. Dopo aver terminato gli studi intraprese insieme al fratello Marek una serie di viaggi<ref name=psb413/><ref>{{Harvnb|Tindal Palmer|1815|p=5}}</ref> nell'[[Europa Occidentale]]. Durante quel periodo, incontrò influenti figure contemporanee come [[Luigi II di Borbone]], [[Carlo II d'Inghilterra]] e [[Guglielmo II d'Orange]], e imparò il francese, il tedesco e l'italiano, oltre che al latino<ref>{{cite book |author=Daniel Stone|title=The Polish–Lithuanian state, 1386–1795|year=2001|page=236 |publisher=University of Washington Press |isbn=0-295-98093-1}}</ref>.
 
Entrambi i fratelli fecero ritorno nel [[Confederazione polacco-lituana|confederazione]] nel [[1648]]. Dopo aver ricevuto la notizia della morte del re [[Wladyslaw IV Vasa]] e delle ostilità della [[rivolta di Khmelnytsky]], si arruolarono volontari nell'esercito<ref name=psb413/><ref>{{Harvnb|Tindal Palmer|1815|p=7}}</ref>. Entrambi hanno combattuto durante l' [[Assedio di Zamość|assedio di Zamość]]<ref name=psb413/>. Presto, le sorti della guerra separarono i fratelli. Nel [[1649]], Jakub combatté nella [[battaglia di Zboriv]]<ref name=psb413/>. Nel [[1652]], Marek morì in prigionia Tatar dopo la sua cattura nella [[Battaglia di Batih|battaglia di Batih]]<ref name=psb413/><ref>{{Harvnb|Tindal Palmer|1815|pp=12–13}}</ref>. Giovanni fu promosso al grado di pułkownik e combatté con distinzione nella [[Battaglia di Berestechko]]<ref>{{Harvnb|Tindal Palmer|1815|p=20}}</ref>. Un comandante promettente, Giovanni fu inviato dal re [[Giovanni II Casimiro di Polonia|Giovanni II Casimiro]] come uno degli inviati nella missione diplomatica di [[Mikołaj Bieganowski]] nell'[[impero ottomano]]<ref name=psb413/><ref name="millar">{{cite book |author1=Simon Millar |author2=Peter Dennis |title=Vienna 1683: Christian Europe Repels the Ottomans|year=2008|page=17 |publisher=Osprey Publishing |isbn=1-84603-231-8}}</ref>. Qui, Sobieski imparò la lingua tartara e la lingua turca e studiò le tradizioni e le tattiche militari turche<ref name=psb413/><ref name="millar" />.
Fu reso celebre dalle sue vittorie contro l'impero ottomano, in particolare grazie al suo decisivo intervento nella [[Battaglia di Vienna]].
 
Dopo l'inizio dell'invasione svedese della [[Polonia]] conosciuta come "[[Diluvio (Polonia)|Diluvio]]", Giovanni Sobieski era sotto il comando di [[Krzysztof Opaliński]], che capitolò a [[Ujście]] e giurò fedeltà al re [[Carlo X Gustavo di Svezia]]. Tuttavia, verso la fine del marzo [[1656]] tornò al fianco di [[Giovanni II Casimiro Vasa]]<ref name=psb413/><ref name="millar" />, arruolandosi sotto il comando di [[Stefan Czarniecki]] e [[Jerzy Sebastian Lubomirski]]<ref name=psb413/>.
== Biografia ==
Jan Sobieski nacque da una nobile famiglia. In gioventù frequentò l'[[Università Jagellonica]] e in seguito intraprese, insieme al fratello Marek, una serie di viaggi nell'[[Europa Occidentale]], dove incontrò [[Carlo II d'Inghilterra]]. Successivamente combatté al servizio di [[Giovanni II Casimiro di Polonia]] contro [[Cosacchi]], [[Tartari]], [[Svezia|Svedesi]] di [[Carlo X Gustavo di Svezia]], e [[Mosca (Russia)|Moscoviti]].
 
=== Matrimonio Comandante===
Il 26 maggio [[1656]] ricevette la posizione di [[chorąży]]<ref name=psb414>Red. (Eds.), ''Jan III Sobieski'', p.414</ref>. Durante la [[Battaglia di Varsavia (1656)|battaglia di Varsavia]], Sobieski comandò un reggimento di 2.000 uomini di cavalleria tatara<ref name=psb414/><ref>{{Harvnb|Tindal Palmer|1815|pp=23–24}}</ref>. Partecipò a numerosi combattimenti nei due anni successivi, incluso l'[[Assedio di Toruń |assedio di Toruń]] nel [[1658]]<ref name=psb414/>. Nel [[1659]] fu eletto deputato al [[Camera dei deputati (Polonia)|Sejm]], e fu uno dei negoziatori polacchi del [[trattato di Hadiach]] con i cosacchi<ref name=psb414/>. Nel [[1660]] prese parte all'ultima offensiva contro gli svedesi in [[Prussia]], e fu ricompensato con la carica di [[Starost]] di [[Stryj]]<ref name=psb414/>. Poco dopo prese parte alla guerra contro i russi, partecipando alla [[Battaglia di Slobodyshche|battaglia di Slobodyshche]] e alla [[Battaglia di Ljubar|battaglia di Ljubar]], e più tardi in quell'anno tornò ad essere uno dei negoziatori di un nuovo trattato con i cosacchi (il [[Trattato di Cudnów|trattato di Cudnów]]<ref name=psb414/>).
[[File:Anonymous Marysieńka.jpg|thumb|left|La Regina Maria Casimira Sobieska]]
 
Nel [[1665]] sposò una nobile francese, [[Maria Casimira Luisa de la Grange d'Arquien|Marie Casimire Louise de la Grange d'Arquien]] (1641 – 1716), già dama di corte della regina [[Maria Luisa di Gonzaga-Nevers]] e vedova del nobile Jan "Sobiepan" [[Zamoyski]]. Così si accostò al partito francofilo, favorendo la candidatura del [[Francesco Luigi di Borbone-Conti|Francesco Luigi, principe di Borbone-Conti]] al trono polacco.
Nel [[1662]] fu eletto nuovamente deputato al Sejm e prese parte ai lavori di riforma dell'esercito. Fu anche membro del Sejm nel [[1664]] e nel [[1665]]. Nel mezzo partecipò alla campagna russa del [[1663]]<ref name=psb414/>. Sobieski rimase fedele al Re durante la [[Ribellione di Lubomirski]] (1665-1666), sebbene fosse una decisione difficile per lui<ref name=psb414/><ref name=psb415>Red. (Eds.), ''Jan III Sobieski'', p.415</ref>. Partecipò al Sejm del [[1665]] e accettò il prestigioso ufficio del [[Maresciallo della corona |maresciallo della corona]] il 18 maggio di quell'anno<ref name=psb415/>. Verso la fine di aprile o agli inizi di maggio [[1666]], ricevette un altro alto incarico della confederazione, quello della [[Grande atamano di Lituania|Grande atamano]]<ref name=psb415/>. Poco dopo, fu sconfitto nella [[Battaglia di Mątwy|battaglia di Mątwy]] e firmò l'[[Accordo di Łęgonice]] il 21 luglio, che pose fine alla Ribellione di Lubomirski<ref name=psb415/>.
 
Nell'ottobre del [[1667]] ottenne un'altra vittoria sui cosacchi di [[Petro Doroshenko]] e dei loro alleati tatari di [[Crimea]] nella [[Battaglia di Podhajce|battaglia di Podhajce]] durante la [[Guerra polacco-cosacco-tartara|guerra polacco-cosacco-tatara]] (1666-1671)<ref name="millar" />. Ciò gli ha permesso di riconquistare la sua immagine di abile capo militare<ref name=psb415/>. Il 5 febbraio [[1668]] ottenne il grado di [[Hetman|Gran Hetman]] della Corona, il più alto grado militare nel [[Confederazione polacco-lituana|confederazione polacco-lituana]], e quindi il comandante in capo de facto dell'intera armata polacca<ref name="millar" />. Più tardi quell'anno sostenne la candidatura francese di [[Luigi II di Borbone-Condé]] per il trono polacco. Dopo l'elezione di [[Michał Korybut Wiśniowiecki]] si unì alla fazione di opposizione.
 
L'11 novembre [[1673]] Sobieski aggiunse una grande vittoria alla sua lista, questa volta sconfiggendo gli ottomani nella [[Battaglia di Khotyn|battaglia di Khotyn]] e conquistando la fortezza che si trovava lì<ref name="millar" />. La notizia della battaglia coincise con la morte del re Michal il giorno prima della battaglia<ref name="millar" />. Ciò rese Sobieski una delle figure di spicco dello stato, così il 19 maggio dell'anno seguente fu eletto re<ref name="skalmowski" />. La sua candidatura era quasi universalmente supportata, con solo una dozzina circa di membri della dieta che si opponevano a lui (principalmente centrati attorno ai magnati della famiglia lituana [[Pacowie]]<ref name=psb416/>). Alla luce della guerra, richiedendo a Sobieski di essere in prima linea, la cerimonia di incoronazione fu significativamente ritardata - fu incoronato Giovanni III quasi due anni dopo, il 2 febbraio [[1676]]<ref name="skalmowski" /><ref name=psb416>Red. (Eds.), ''Jan III Sobieski'', p.416</ref>.
 
===Re Ildi regno =Polonia==
Fu [[monarchia elettiva|eletto re]] della [[Confederazione Polacco-Lituana]] nel [[1674]]. Intervenne in aiuto dell'imperatore [[Leopoldo I d'Asburgo|Leopoldo I]] contro le forze ottomane sconfiggendo nella [[Battaglia di Vienna]], con una manovra geniale della sua cavalleria, da lui stesso comandata, il grosso dell'esercito [[ottomano]] al comando di [[Kara Mustafa]] (12 settembre [[1683]]). La schiacciante vittoria sui [[turchi]] fece di Giovanni uno dei condottieri e dei sovrani più importanti d'Europa: [[Papa Innocenzo XI]] gli fece dono dello [[stocco pontificio]]<ref>Pinti, Paolo (2001), ''Lo stocco pontificio : immagini e storia di un'arma'', in ''Saggi di opologia'' del Circolo culturale armigeri del Piave, n. 12, p. 6.</ref> ed una stanza gli venne dedicata nei [[Musei Vaticani]].
 
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Giovanni III fu l'ultimo [[re di Polonia]] dotato di grande personalità, soprattutto militare; protagonista e artefice degli ultimi splendori del Regno di Polonia, dopo la sua morte il paese subirà le prepotenze degli stati confinanti, fino a scomparire da lì ad un secolo per mano di [[Russia]], [[Prussia]] e [[Austria]], che metteranno sul trono sovrani fantocci e che infine se lo [[spartizione della Polonia|spartiranno ben tre volte]].
 
== DiscendentiMatrimonio ==
[[File:Anonymous Marysieńka.jpg|thumb|left|La Regina Maria Casimira Sobieska]]
Da [[Maria Casimira Luisa de la Grange d'Arquien]] ebbe:
Nel [[1665]] sposò una nobile francese, [[Maria Casimira Luisa de la Grange d'Arquien|Marie Casimire Louise de la Grange d'Arquien]] (1641 – 17161641–1716), già dama di corte della regina [[Maria Luisa di Gonzaga-Nevers]] e vedova del nobile [[Jan Zamoyski|Jan "Sobiepan" [[Zamoyski]]. Così si accostò al partito francofilo, favorendo la candidatura del [[Francesco Luigi di Borbone-Conti|Francesco Luigi, principe di Borbone-Conti]] al trono polacco.
 
La coppia ebbe:
* [[Jakub Ludwik Sobieski|Jakub Ludwik]] (1667-1737), principe ereditario, che sposò la contessa palatina [[Edvige del Palatinato-Neuburg]];
* due gemelle nate e morte nel 1669;
* Teresa Teofila (1670); cagionevole di salute, nacque e morì nell'ottobre del 1670.
* Adelaide Luisa (1672-1677);
* una bambina nata e morta nel 1673;
* [[Maria Teresa Sobieska|Maria Teresa "La Mannone"]] (1674-1675);
* [[Teresa Cunegonda di Polonia|Teresa Kunegunda]] (1676-1730), sposata al principe elettore [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]];
* [[Alessandro Benedetto Sobieski|Aleksander Benedykt]] (1677-1714), sepolto a Roma;
* una figlia nata e morta nel 1678;
* [[CastantinoCostantino Ladislao Sobieski|Konstanty Władysław]] (1680-1726);
* Jan (1682-1685);
* una figlia nata nel 1691 e morta nel 1692;
* una figlia nata e morta nel 1694;
 
==Morte==
Sebbene il re abbia trascorso molto tempo sui campi di battaglia, che poteva suggerire un buono stato di salute, verso la fine della sua vita si ammalò seriamente<ref name=psb419>Red. (Eds.), ''Jan III Sobieski'', p.419</ref>
 
Giovanni III Sobieski morì a [[Wilanów]], il 17 giugno [[1696]] per un improvviso attacco di cuore<ref name=psb419/>. È sepolto insieme alla moglie nella [[cattedrale del Wawel]] a [[Cracovia]]<ref>{{cite web|url=http://www.rmf24.pl/tylko-w-rmf24/wiadomosci/news-kto-przewiozl-trumne-marysienki-sobieskiej-do-polski,nId,1051406|title=Kto przewiózł trumnę Marysieńki Sobieskiej do Polski?|first=RMF|last=FM.|publisher=}}</ref>.
 
== Curiosità ==
È uno dei pochissimi personaggi storici realmente esistiti a cui sia stata intitolata una costellazione, lo [[scudo (costellazione)|scudo]], creata dall'astronomo polacco [[Johannes Hevelius]] e chiamata appunto ''Scudo di Sobieski'', in onore alla [[Battaglia di Vienna|vittoria di Vienna]] che segnò il definitivo arresto della spinta espansionistica ottomana in Europa l'11 settembre [[1683]].
 
Mostrò alta abilità militare, era ben educato e istruito, e un mecenate della scienza e delle arti. Ha sostenuto l'astronomo [[Johannes Hevelius]], il matematico [[Adam Adamandy Kochański]] e lo storico e poeta [[Wespazjan Kochowski]]. Il suo [[palazzo Wilanów]] divenne il primo di molti palazzi che punteggiavano le terre della confederazione nei due secoli successivi<ref name=psb420>Red. (Eds.), ''Jan III Sobieski'', p.420</ref>.
 
== Note ==
{{note strette}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
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{{Interprogetto}}
 
{{Box successione|carica=[[Hetman dell'unione polacco-lituana|Hetman della Corona Unita di Polonia]]|precedente=[[Stefan Czarniecki]]|successivo=[[Dymitr Wisniowiecki|Dymitr Wiśniowiecki]]|periodo=1666–1667}}
{{Box successione|carica=[[Grand Hetman di Lituania|Grand Hetman della Corona]] |precedente=[[Stanisław "Rewera" Potocki]]|successivo=[[Dymitr Wisniowiecki|Dymitr Wiśniowiecki]]|periodo=1667–1674}}
{{Box successione|carica=[[Marszalek|Grande Maresciallo della Corona di Polonia]]|precedente=[[Jerzy Sebastian Lubomirski]]|successivo=[[Stanislao Herakliusz Lubomirski]]|periodo=1667–1674}}
{{Box successione|carica=[[Elenco di monarchi polacchi|Re di Polonia]]|precedente=[[Michele Korybut Wisniowiecki di Polonia|Michele]]|successivo=[[Augusto II di Polonia|Augusto II]]|periodo=1674–1696|immagine=Herb Rzeczypospolitej Obojga Narodow.svg}}
 
{{Controllo di autorità}}