Baratto amministrativo: differenze tra le versioni

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Nel 2014 un decreto legge<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Articolo 24 del decreto legge 133/2014 poi legge 164/2014, abrogato con l'art. 217, comma 1, lettera rr) e sostituito dall'art. 190 del DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50
(Codice dei contratti pubblici).|rivista=|volume=|numero=}}</ref> ha introdotto la possibilità di pagare in questo modo tasse locali, multe e altri debiti contratti con il Comune; una condizione per accedere a questo tipo di contratto è che il cittadino debitore si trovi in difficoltà economiche. Solitamente vi è un regolamento per la sua applicazione presso l'ente<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/garecontratti.nsf/WEBAll/6649725959E4311CC1257F6900516478?opendocument|titolo=Sperimentazione del Baratto Amministrativo|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>.
 
Il primo comune italiano ad aver istituito il baratto amministrativo e averlo regolamentato è stato il comune di [[Invorio]], in provincia di [[Provincia di Novara|Novara]], il 2 luglio 2015.<ref>{{Cita web|url=https://www.guidafisco.it/baratto-amministrativo-regolamento-comune-1385|titolo=Baratto amministrativo: regolamento Comune, cos'è e come funziona|sito=Guidafisco.it|data=2019-03-08|lingua=it-IT|accesso=2019-03-09}}</ref>