Papa Francesco: differenze tra le versioni
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Bergoglio, anche alla luce dei suoi vent'anni di impegno come [[arcivescovo]] di [[Buenos Aires]], ha dedicato particolare attenzione alle sfide e alle opportunità offerte dalla moderna [[urbanesimo|società urbana]]. Questi scenari, talvolta visti con timore, si presentano infatti come particolarmente affascinanti per il [[cristianesimo]], considerato che proprio nelle grandi città del tempo la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] si formò e trovò modo di espandersi<ref>{{Cita|Bergoglio, 2013|p. 18}}.</ref>.
Le moderne città sono viste da Bergoglio come luoghi di incrocio e scambio dove i legami di [[
La capacità di riconoscere come fratelli le persone che vivono nella città apre alla speranza, radicata nella [[fede]], di nuovi incontri dove riconoscere e servire il prossimo, superando le [[forza centripeta|forze centripete]] presenti nelle realtà urbane, dove molti sono portati a vivere in un sostanziale isolamento<ref>{{Cita|Bergoglio, 2013|p. 36}}.</ref>. Lo sguardo della fede deve servire a vedere l'altro come un concittadino e deve divenire, in questo modo, uno sguardo "civico"<ref>{{Cita|Bergoglio, 2013|p. 38}}.</ref>. In questa prospettiva [[Dio (cristianesimo)|Dio]], secondo Bergoglio, diventa anche la chiave per superare il [[relativismo]] moderno: ogni incontro e ogni volto sono unici e la verità si serve mostrando nuove strade in avanti e non giudicando il passato delle persone<ref>{{Cita|Bergoglio, 2013|p. 42}}.</ref>.
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