Ruota dell'esistenza: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SteveR2 (discussione | contributi)
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: correzione delle sezioni con gerarchia errata
Riga 17:
La ''Ruota dell'esistenza'' è quindi divisa in sei spicchi, in cui in senso orario si susseguono le rappresentazioni di sei diversi "mondi". Questi possono essere presi sia in senso letterale che in senso figurato a rappresentare stati mentali diversi.
 
==== Il mondo dei ''Deva'' ====
I ''[[Deva]]'' (sanscrito देव; 天 cinese ''tiān'', coreano: ''cheon'', giapponese: ''ten'', vietnamita: ''thiên'', tibetano: ''lha'') sono gli "[[Dio|dei]]" nei loro "paradisi". A differenza degli dei conosciuti nei [[Monoteismo|monoteismi]] nel buddhismo gli dei non sono dei creatori, né onniscienti, né onnipotenti, né perfetti né rappresentazioni di princìpi superiori. Sono privi pertanto di quegli [[Attributi di Dio|attributi]] che in un contesto giudaico-cristiano-islamico sono ritenuti tipici e caratteristici della divinità, ma sono anche diversi dagli dei del [[politeismo]] e della [[monolatria]] o dell'[[enoteismo]].<br>
I mondi in cui vivono sono divisi in tre diversi gradi: il superiore, ''Ārūpadhātu'', è senza forma, il mediano, ''Rūpadhātu'', comprende i ''deva'' dotati di forma fisica, mentre l'inferiore, ''Kāmadhātu'' hanno sia forma fisica che passioni. Il ''Kāmadhātu'' comprende in effetti anche tutti i restanti cinque mondi inferiori.<br>
Riga 25:
Solo nei paradisi inferiori, infatti, frequentati dai [[Bodhisattva]], è possibile ottenere insegnamenti e produrre azioni che possano condurre alla [[Nirvana (religione)|Liberazione]].
 
==== Il mondo degli ''asura'' ====
Gli ''[[Asura]]'' (Tibetano: ''Lha.ma.yin''; 阿修羅 cinese: ''Axiuluo'', giapponese: ''Ashura'') sono dei semi-dei o demoni. Pervasi da passioni e da gioie di grado superiore a quelle umane vivono nei mondi degli dei nella stessa relazione con cui gli animali vivono nel mondo degli umani. Generalmente sono destinati a rinascere in condizioni inferiori, a causa del karma negativo accumulato per colpa dell'invidia verso i Deva, che li divora e impedisce loro di rallegrarsi di ciò che possiedono.<br>
Tra le varie classi di ''asura'' ci sono i [[Gandharva]], le [[Apsaras]], gli [[Yakṣa]], i [[Kimnara]] e i [[Rakshasa|Rākṣasaḥ]].
 
==== Il mondo umano ====
 
Il [[condizione umana|mondo umano]] è il solo che permetta direttamente la liberazione dalla ruota dell'esistenza. Gli umani fanno esperienza sia del dolore che del piacere, ma non sono intossicati da nessuno dei due (come accade invece agli esseri superiori o a quelli dei mondi infernali); questo fa sì che nel mondo umano il libero arbitrio sia ben superiore che negli altri mondi. Pertanto una rinascita in questo mondo, e particolarmente in luoghi dove sia possibile ascoltare il [[Dharma]] è considerata molto importante. Ancor più se temporalmente coincide con la presenza fisica di un [[Buddha]].
 
==== Il mondo animale ====
 
Il [[animalia|mondo animale]] è fisicamente compresente con quello umano, e le relazioni tra animali e uomini corrispondono a quelle tra ''deva'' e ''asura''. Una rinascita animale è possibile se in una vita precedente si è stati particolarmente propensi ad assecondare senza moderazione i propri capricci, i propri desideri, i propri sensi.<br>
Riga 39:
In quanto privi di volontà gli animali non producono [[karma]], ovvero non sono responsabili dei loro gesti né tenuti a pagarne le conseguenze.
 
==== Il mondo dei ''[[preta]]''====
 
I ''[[preta]]'' प्रेत (sanscrito; pāli: ''peta''; tibetano ''yi.dvags''; 饿鬼 cinese: ''ègui'', giapponese: ''gaki'') sono esseri senzienti che a causa dei loro atti malvagi compiuti in vite precedenti (in particolare quelli affini all'avidità e all'ingordigia) sono condannati a vivere in sembianze semi-umane inseguendo desideri basilari sempre inappagati. Vengono generalmente raffigurati con grandi ventri e bocche sproporzionalmente piccole, o con gole "sottili come uno spillo", così da rappresentare la loro impossibilità di soddisfare la fame e la sete. Vengono descritti alternativamente come affamati, ma condannati a vedere trasformare il cibo, una volta posto in bocca, in tizzoni ardenti.<br>
Riga 45:
Per la loro salvezza si tiene la festa di [[Ullambana]].
 
==== Il mondo ''Naraka'' ====
''[[Naraka (Buddhismo)|Naraka]]'' नरक (sanscrito; pāli: ''Niraya'' निरय; cinese: 那落迦 o 捺落迦 ''Nàlùojiā'' e anche 地獄 ''Dì Yù''; giapponese: 地獄 ''Jigoku'' o 奈落 ''Naraku''; tibetano: དམྱལ་བ་ ''dmyal ba''; thailandese: นรก ''nárók''; malese: ''neraka'') viene talora tradotto come "[[Inferno]]" o come "[[Purgatorio]]". Del secondo ha l'aspetto della transitorietà e non eternità, col primo condivide in parte l'immaginario.<br> Gli esseri che rinascono nel Naraka sono coloro che in una vita precedente sono stati particolarmente propensi all'ira e all'odio, che li hanno spinti ad azioni crudeli, ad esempio l'omicidio.
Il mondo ''Naraka'' è considerato sotterraneo, e diviso in otto [[Naraka (Buddhismo)#Naraka freddi|''Naraka'' freddi]] e otto [[Naraka (Buddhismo)#Naraka caldi|caldi]]. Nei primi si soffre per il gelo, nei secondi per le fiamme. In modo speculare al mondo dei ''Deva'' la durata della vita degli esseri nel mondo ''Naraka'' si allunga via via che si scende in profondità, proporzionalmente alla sofferenza, tanto che il mondo ''Naraka'' più spaventoso è l'ultimo, noto come Avīci.<br>