Teologia cristiana: differenze tra le versioni

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==== Teologia cattolica ====
 
Più attenta alla tradizione fu la teologia cattolica, che a differenza di quella protestante non presenta isolate personalità di spicco, bensì scuole e correnti di pensiero. Le questioni maggiormente affrontate riguardarono l'esigenza di rinnovare la vita della Chiesa come luogo della presenza del Cristo nellsia nella sua dimensione liturgica, ad esempio nella celebrazione dell'[[eucaristia]], unocosì come nell'aderenza al dettato biblico attraverso un più attento studio della [[Rivelazione]] più attinente alla ''teologia kerigmatica'', e il rapporto tra Diola Rivelazione e lela dimensionivita terreneordinaria attraverso soprattutto l'esercizio della storia[[carità]]. Oltre ai già citati Maritain e Gilson, che si espressero in favore di un cristianesimo ''umanistico'', [[Yves Congar]] propose una Chiesa intesa non tanto come ''istituzione'', bensì come ''comunità'' di salvezza. Discostandosi dall'indirizzo tomistico prevalente, [[Pierre Teilhard de Chardin]] cercò una sintesi tra la fede nelle [[legge fisica|leggi del mondo]] e dell'[[evoluzione]], e la fede in Dio.
 
Altri lavori come quelli del domenicano [[Marie-Dominique Chenu]],<ref>M. D. Chenu, ''Per una teologia del lavoro'', 1955.</ref> di [[Karl Rahner]], fautore di una «svolta antropologica»,<ref>Rahner fu fautore di una «svolta antropologica» che non mettesse in opposizione le problemticità esistenziali dell'uomo con l'esigenza di aprirsi a Dio: cfr. ''Uditori della Parola'', 1941.</ref> di [[Hans Urs von Balthasar]], che esortava la Chiesa a rinnovarsi,<ref>Balthasar, ''Abbattere i bastioni'', 1952.</ref> prepararono il terreno al [[Concilio Vaticano II]], che fece registrare un acceso dibattito sui temi del rapporto con le realtà terrena e dei problemi della secolarizzazione, oltre a determinare un sempre più marcato [[ecumenismo]]. Ad un'accentuazione del carattere [[escatologia|escatologico]] del cristianesimo nel senso ''progressivo'' del termine contribuì la cosiddetta «teologia della speranza», che fece propri elementi politici e utopistici; ad essa seguirono, con impostazioni diverse, la [[teologia della liberazione]], sorta in [[Sudamerica]], che accoglieva gran parte dell'impianto ideologico [[marxismo|marxista]], e la [[teologia nera]] [[africa]]na.