Bolscevismo: differenze tra le versioni

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Il programma bolscevico comprendeva un orientamento marcatamente internazionalista rivoluzionario, nella convinzione che la lotta operaia negli altri Paesi avrebbe rafforzato il movimento russo e viceversa,<ref>{{cita|Le Blanc|p. 155}}.</ref> pertanto l'attività dei bolscevichi era profondamente inserita nel contesto della socialdemocrazia europea<ref>{{cita|Boffa 1990¹|pp. 44-45}}.</ref> e il partito occupò l'ala sinistra della [[II Internazionale]]. Il fallimento dell'organizzazione causato dall'accettazione della [[Prima guerra mondiale]] da parte di molti partiti socialisti europei, fortemente criticati da Lenin, fornì al leader bolscevico elementi sia per il proprio appello al passaggio dalla guerra imperialistica a quella rivoluzionaria, sia per una profonda analisi dell'imperialismo come fase suprema del capitalismo: esso costituiva cioè il suo stadio più avanzato e più contraddittorio, vigilia di una rivoluzione socialista da inquadrare non solo su scala continentale ma mondiale, in cui il proletariato trovava un alleato nei popoli oppressi delle colonie.<ref>{{cita|Boffa 1990¹|pp. 45-46}}.</ref>
 
L'obiettivo di estendere la rivoluzione a livello globale fu centrale nella politica dei bolscevichi anche all'indomani della presa del potere in [[Russia]]:<ref name=Wu170>{{cita|Wu et al.|p. 170}}.</ref> nel [[1919]] essi furono infatti promotori di una nuova grande organizzazione sovranazionale, l'[[Internazionale Comunista]] (Comintern), spostando a livello internazionale la lotta contro i socialriformisti che internamente si era concretizzata con la [[Rivoluzione d'ottobre]].<ref>{{cita|Spriano|pp. 20-22}}.</ref>
 
=== Il marxismo-leninismo ===
{{vedi anche|Marxismo-leninismo}}
La mancata realizzazione dell'auspicata rivoluzione mondiale e il ripiegamento verso la teoria del [[socialismo in un solo paese]]<ref>{{cita|Korgunjuk|p. 32}}.</ref> furono tra le cause del fatto che, con il tempo, in [[Unione Sovietica]] l'interpretazione del marxismo e del leninismo cominciarono ad assumere caratteristiche di sempre maggior [[conservatorismo]], portando all'affermazione dello [[stalinismo]] e al consolidarsi, dagli anni trenta, dell'orientamento ideologico del partito in una ben riconosciuta ortodossia, il [[marxismo-leninismo]].<ref name=ev5>{{cita|Evans|p. 5}}.</ref>
 
L'ideologia marxista-leninista, considerata coincidente con il punto di vista della classe operaia,<ref name=mit390>{{cita|Mitin|p. 390}}.</ref> contribuì a legittimare il ruolo di leadership nel Paese e nella società del partito,<ref name=ev3>{{cita|Evans|p. 3}}.</ref> che si riteneva erede, custode e creativo continuatore dell'elaborazione di [[Karl Marx|Marx]], [[Friedrich Engels|Engels]] e [[Lenin]].<ref name=ls103>{{cita|Losada Sierra|p. 103}}.</ref>