Nome in codice: differenze tra le versioni

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=== Proliferazione dei criptonimi nella seconda guerra mondiale ===
Nella [[seconda guerra mondiale]], nomi in codice comuni fra gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] per riferirsi a nazioni, città, nomi geografici, unità militari, operazioni militari, incontri diplomatici, luoghi e nomi di persona erano concordati mediante adattamento di procedure di nomenclatura ante-guerra in uso nei governi interessati. Nel [[Regno Unito]], l'autorità preposta era l'ISSB ''(The Inter-Services Security Board),''<ref>[http://www.nationalarchives.gov.uk/catalogue/RdLeaflet.asp?sLeafletID=161&j=1 ''The National Archives: Second World War: British Army Operations 1939-1945 Military Records Information 68'']</ref> i cui membri provenivano dal ''[[War Office]],'' e lavorava su liste di parole generate casualmente dalla ''Government Code and Cypher School'',<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.nuffield.ox.ac.uk/OIG2/McKennaCommentsonGreyandSturdy.pdf ''“The 1942 Reorganization of the Government Code and Cypher School”''] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> che poi sarebbe divenuta l'odierno [[GCHQ]]. Questa procedura fu coordinata con gli [[Stati Uniti d'America]] alla loro entrata nel conflitto. Venivano distribuite agli utilizzatori liste casuali di nomi in codice in blocchi alfabetici di dieci parole e venivano scelte come richiesto. Le parole in codice divenivano riutilizzabili dopo sei mesi, e gli abbinamenti non impiegati si potevano riassegnare a discrezione e secondo necessità. La scelta arbitraria tra gli abbinamenti disponibili poteva determinare significati (involontariamente) intelligibili, ed in particolare [[attronimo|attronimi]] o [[retronimo|retronimi]],<ref>Spiegazione ''[[a posteriori]]'' di un [[acronimo]], o di un nome in codice, originariamente di diverso (o inesistente, al limite) significato.</ref> anche se ovviamente la "miglior prassi" consigliava che non vi fosse alcuna intuitiva connessione tra i criptonimi e i relativi significati "in chiaro".
I nomi in codice che designavano le [[Lista di conferenze della seconda guerra mondiale|conferenze dell'ultimo conflitto mondiale]] avevano quasi sempre una denominazione sequenziale che alludeva a un [[numero ordinale]]; a titolo d'esempio, la terza conferenza ([[Washington (D.C.)|Washington]] - [[1943]]) era, in codice, "Trident".<ref>[http://www.eisenhower.archives.gov/Research/Digital_Documents/DDay/New%20PDFs/Trident_Conference.pdf ''TRIDENT CONFERENCE'']</ref> All'[[teoria del grande uomo|uomo forte]] dell'[[Unione Sovietica]], autosoprannominato "[[Stalin]]" (che significa "uomo d'acciaio") fu attribuito il criptonimo "Glyptic",<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,822136-2,00.html ''A Bulletin from the Palace - TIME'']</ref> che vuol dire "immagine intagliata dalla pietra".<ref>
Bibliografia in punto:
* Reference: [http://www.army.mil/CMH/books/wwii/WCP/glosscn.htm Glossary of Code Names] from U.S. Army in World War II - Washington Command Post: The Operations Division
* {{cita web | 1 = http://homepage.ntlworld.com/frank.kilburn/ | 2 = WWII Allied Operations | accesso = 22 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304091003/http://homepage.ntlworld.com/frank.kilburn/ | dataarchivio = 4 marzo 2016 | urlmorto = sì }}
* [http://www.ibiblio.org/hyperwar/Glossary/index.html Abbreviations, Acronyms, Codewords, Terms Appearing in WW II Histories and Documents]
</ref>
 
=== Nomi in codice tedeschi ===