Laicità: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il problema della laicità dello Stato sorge storicamente col [[cristianesimo]] in riferimento al comandamento di [[Gesù]]: «[[Date a Cesare quelquello che è di Cesare e a Dio quelquello che è di Dio]]».<ref>Frase riportata dal ''[[Vangelo secondo Matteo]]'' {{passo biblico|Mt|22,21}}, dal ''[[Vangelo secondo Marco]]'' {{passo biblico|Mc|12,17}} e dal ''[[Vangelo secondo Luca]]'' {{passo biblico|Lc|20,25}}.</ref>
 
Nel medioevo il potere politico era fortemente intriso di carica sacrale, rispettoso dell'autorità spirituale prerogativa della casta sacerdotale e del legittimo potere temporale dei regnanti. Quasi tutte le monarchie ricevevano il diritto a governare dal [[papa]] stesso, diritto riconosciuto formalmente dalla dinastia franca. Durante la [[lotta per le investiture]] si pose il problema dei rapporti gerarchici tra papato e [[Sacro romano impero]], una questione che si ripropose costantemente ogni qual volta salivano sul soglio imperiale personaggi di spicco quali [[Federico Barbarossa]] o [[Federico II di Svevia|Federico II]].