DC Comics: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Willpayton (discussione | contributi)
Willpayton (discussione | contributi)
Riga 123:
 
===== Nuovi formati e riorganizzazione =====
Il primo passo (già iniziato a fine anni settanta) consiste nel miglioramento delle condizioni economiche e lavorative degli autori, soprattutto i ''freelancer'' ai quali si garantisce anche una copertura per l'assicurazione sanitaria<ref name=les172/>. Per quanto riguarda gli autori-dipendenti si cerca dove possibile di sottoscrivere contratti di almeno un anno o più<ref name=les172/>. Dal 1981 inizia un ''royalty plan'' che garantisce agli autori una percentuale sui guadagni di un albo una volta superate le 100000 copie (cioè il break-even di quel periodo)<ref name=les172/>. Questa politica a favore dei creativi viene migliorata sotto l'impulso di [[Dick Giordano]] che a partire dal [[1984]] assume la carica di Vicepresidente-Editor esecutivo della DC Comics. Sotto la sua guida l'impulso a produrre fumetti di qualità aumenterà costantemente così come l'attenzione alle esigenze sia contrattuali che creative degli scrittori e disegnatori. Grazie al giovane Paul Levitz (confermato nella sua carica) si compie un passo decisivo per la DC e per l'intero mercato fumettistico in quanto intuisce che il futuro della casa editrice dipende da un nuovo tipo di distribuzione differente da quello delle edicole (definito ''Newsstands Market'')<ref name=les178/>. Si tratta del canale alternativo della distribuzione nei negozi specializzati di fumetti (conosciuti come ''comic-shop'' o fumetterie in italiano). A fine anni settanta coprono solo il 10% del mercato ma quindici anni dopo arriveranno quasi all'80%<ref name=les178/>. Tramite questa distribuzione, definita ''Direct Market'', non ci sono più resi e vi è la possibilità di dare la giusta rilevanza alle nuove proposte soprattutto se si tratta di materiale sperimentale e rivolto a un pubblico più adulto di quello abituale (in genere composto da adolescenti o bambini)<ref name=dcp185/>. Bisogna sottolineare che finora i fumetti sono venduti principalmente da supermercati, edicole e [[drugstore]], quindi luoghi in cui non vi è interesse a una reale diffusione ed esposizione delle serie a fumetti. Le fumetterie sono invece di proprietà spesso di appassionati, comunque di imprenditori maggiormente interessati alla diffusione del fumetto, e sono frequentate da lettori di ogni età, quindi più disposti ad acquistare regolarmente una serie o a puntare su materiale innovativo. Per accontentare questo nuovo canale distributivo bisogna però individuare anche nuovi formati e questo avviene alla DC per un caso fortuito. Nel 1979, in seguito al successo del film ''Superman'' esce infatti la prima miniserie della DC: ''[[World of Krypton]]'', scritta da Paul Kupperberg e disegnata da [[Howard Chaykin]] e [[Dick Giordano]]<ref name=dcp185/>. Si tratta di una storia della durata prestabilita di 3 albi, ambientata su [[Krypton]] prima della sua distruzione, è quindi un prequel delle storie di Superman finora narrate<ref name=kry>{{cita | Cowsill & Irvine | p.181}}</ref>. Inizialmente doveva essere pubblicata sulla serie antologica ''Showcase'' ma visto la chiusura di quest'ultima, l'editor E.Nelson Bridwell ne decide la distribuzione come serie limitata a 3 numeri, anche se il termine miniserie o limited-series non viene ancora utilizzato<ref name=kry/>. A differenza delle serie regolari (che prevedono un'indeterminata uscita di numeri) qui si ha una storia che viene raccontata in un arco di tempo e albi stabilito<ref name=kry/>. Questo formato piace subito gli autori che possono concentrarsi sulla qualità delle storie e dei disegni senza l'ossessione delle scadenze mensili ma intriga anche i vertici dell'azienda che vedono nel nuovo formato la possibilità di sperimentare su nuove storie e personaggi, senza azzardare l'investimento economico e l'impegno editoriale richiesto dal lancio di una nuova serie regolare, che teoricamente prevede necessita di una pianificazione di diversi anni su base mensile<ref name=kry/>. Questo tipo di formato piace inoltre alle fumetterie che lo promuovono entusiasticamente rendendolo presto un punto di riferimento per i lettori che acquistano tramite il ''Direct Market''<ref name=dcp185/>.
 
La grande svolta arriva nel [[1982]] con la pubblicazione di ''[[Camelot 3000]]'' nel formato ''maxiserie''. Si tratta di una serie di 12 numeri prodotta esclusivamente per il ''Direct Market'' e stampata su carta ''Baxter'', cioè un tipo di carta più pregiato che permette di mettere in risalto colori e disegni molto meglio del consueto. Il prezzo del singolo albo è superiore ma si tratta di un'opera ormai non più diretta alle edicole o solo ad adolescenti, ma ad un pubblico maturo. Difatti non presenta il marchio del [[Comics Code Authority]] ma è invece consigliata ad un pubblico adulto. Questo formato segna l'inizio di un'epoca di sperimentazione e valorizzazione delle fumetterie, aprendo la porta per opere simili quali ''Ronin'' di Frank Miller l'anno successivo. L'opera di Miller viene ulteriormente migliorata come stampa e qualità della carta, introducendo il formato ''Prestige'' per un albo a fumetti (cioè stampato su carta patinata, con copertina in cartoncino). Questo è poi il formato usato per le [[graphic novel]], ultima tappa di un rinnovamento grafico (ma anche di contenuti) che porta i fumetti DC e non solo verso un pubblico più adulto e stratificato di quanto si fosse mai visto prima<ref name=dcp185/>.