Calcolatrice meccanica: differenze tra le versioni

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* ''<u>non-scriventi</u>'', ossia prive di ogni dispositivo di stampa. Il risultato delle operazioni e (non sempre) i dati immessi sono visibili sulla macchina tramite delle piccole finestre, una per ogni cifra. Sotto di queste vi è un disco che ruota<ref>Nelle addizionatrici a cremagliera (ad es. l'[[Addiator]]) c'è una barretta metallica che scorre</ref>, azionato dal meccanismo di calcolo, in modo da mostrare la cifra richiesta. In questa tipologia rientrano le addizionatrici più economiche e quasi tutte le calcolatrici a quattro operazioni.
* ''<u>scriventi</u>''<u>,</u> che stampano dati e risultati su un nastro di carta. Era la categoria più diffusa tra le macchine da ufficio da quando [[William Seward Burroughs (inventore)|Burroughs]] iniziò la produzione delle proprie macchine.
* ''<u>contabili</u>'', in grado di utilizzare fogli di ampie dimensioni su cui stampare, oltre i numeri, anche dei testi o di organizzare la stampa in più colonne. Tra queste possiamo individuare due grandi tipologie a seconda se sono costruttivamente derivate da una addizionatrice<ref>Si veda ad esempio l'Olivetti Audit 302 (http://www.storiaolivetti.it/template.asp?idOrd=3&idPercorso=599#viewfoto)</ref> o da una [[macchina per scrivere]]<ref>[httphttps://www.flickr.com/photos/98391340@N00/9433134685 pubblicità della Mercedes Addelektra]</ref>. Nel primo caso, al modello base di addizionatrice, veniva aggiunto un carrello di stampa più ampio, dei tasti alfabetici o per la stampa di frasi standard e la possibilità di eseguire i calcoli su più colonne. Nel secondo, venivano aggiunti degli elementi di calcolo ad una macchina per scrivere e una tastiera numerica per comandarli.
 
== Storia ==