Peter Zumthor: differenze tra le versioni
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Figlio di un [[ebanista]], Zumthor imparò [[falegnameria]] fin da piccolo. Negli [[anni 1960|anni sessanta]] ha studiato al [[Pratt Institute]] di [[New York]]. Zumthor ha lavorato a molti progetti di [[restauro]] storici, che gli hanno permesso di conoscere più a fondo le relazioni tra i vari materiali. I suoi edifici esplorano le qualità tattili e sensoriali di spazi e materiali, pur mantenendo una sensazione minimalista.
Tra i vari riconoscimenti internazionali conseguiti, Zumthor ha ricevuto nel [[1989]] la [[Medaglia Heinrich Tessenow|medaglia d’oro Heinrich Tessenow]] dalla [[Heinrich Tessenow|Heinrich-Tessenow]]-Gesellschaft e.V. ([[Alfred Toepfer Stiftung F.V.S.]]), nel [[1996]] la [[Thomas Jefferson Medal in Architecture]], nel [[1998]] il [[Carlsberg Architecture Prize]] per il progetto del [[museo]] di [[Bregenz]] ([[Austria]]) e per i [[terme|bagni termali]] a [[Vals (Svizzera)|Vals]]<ref>{{
Ha insegnato al "[[Southern California University|Southern California Institute of Architecture]]" di [[Los Angeles]], alla "[[Technische Universität München|Technische Universität]]" di [[Monaco di Baviera|Monaco]], alla "[[Harvard|Harvard Graduate School of Design]]" e all'"[[Accademia di Architettura di Mendrisio|Accademia di Architettura]]" di [[Mendrisio]] ([[Università della Svizzera Italiana]])<ref>[http://www.arc.usi.ch/ Accademia di architettura<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
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== I suoi scritti ==
* ''Pensare architettura'', Electa, Firenze 2003
* Peter Zumthor, Jon Mathieu, Ivan Beer, ''Wieviel Licht braucht der Mensch, um leben zu können, und wieviel Dunkelheit?/Di quanta luce ha bisogno l'uomo per vivere e di quanta oscurità?'', Hochschulverlag/Editrice compositori, Zürich/Bologna 2005
* ''Peter Zumthor: le cose e le parole'', in "Casabella" n. 747, sett. 2006, pp. 56-67, 91-92
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