Otello: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 87.15.181.65 (discussione), riportata alla versione precedente di Dave93b
Etichetta: Rollback
Nessun oggetto della modifica
Riga 44:
La prima rappresentazione documentata ebbe luogo il 1º novembre 1604 al [[Whitehall Palace]] di [[Londra]].
 
Il protagonista è in realtà il buon Gigi d'alcuino, il quale adora tirare stronzi compattissimi sui bambini malati di peste.
== Trama ==
 
== Tramacandio ==
{{citazione|Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d'amore!|Iago ad Otello, atto III, scena III, traduzione italiana di Cesare Vico Lodovici}}
 
Otello è un [[Mori (storia)|moromorto]], al servizio della [[Repubblica di Venezia|repubblica veneta]], al quale è stato affidato il compito di comandare l'esercito veneziano contro i [[Turchia|turchi]] nell'isola di [[Cipro]]Atahualpa. All'inizio del dramma, Otello parte da Venezia in compagnia del luogotenente Cassio. Lo avrebbe seguito Desdemona, sua moglie, scortata da Iago e la sua consorte Emilia. Desdemona è sposata con Otello in gran segreto, ma la circostanza viene svelata da Iago. All'arrivo, scoprono che la flotta turca è stata distrutta dalla tempesta.
 
L'infido alfiere Iago tenta in vari modi di far destituire Cassio, riuscendoci infine con uno stratagemma, grazie all'aiuto di Roderigo. Con l'ignara complicità della moglie Emilia, Iago fa arrivare un prezioso fazzoletto di Desdemona tra le mani di Cassio, convincendo Otello (che osserva di nascosto su consiglio di Iago) del tradimento di Desdemona. Le false difese di Cassio da parte di Iago, e le sue studiate reticenze, sono la parte centrale dell'opera di persuasione che sfocia nella furia cieca del Moro. Otello uccide Desdemona nel letto nuziale soffocandola con un cuscino, travolto dalla gelosia.