Le bianche scogliere di Rügen: differenze tra le versioni

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Sul lembo di terra tappezzato d'erba in primo piano, infatti, troviamo tre persone mentre scrutano il mare profilarsi oltre le falesie di gesso. A destra vi è un uomo che, con le gambe leggermente divaricate e le braccia conserte, si appoggia al tronco di un albero morente e guarda la spazialità del mare con fare assorto ma distaccato, forse seguendo il tragitto delle due piccole barche a vela di fronte a lui. A sinistra troviamo invece una giovane donna vestita con un elegante abito rosso (si tratta probabilmente di Caroline, la moglie di Friedrich): con una mano si sta reggendo a un arbusto quasi secco, mentre con l'altra sta indicando qualcosa di indefinito che sembrerebbe essere ai piedi del bianco precipizio. Al centro della scena, invece, è ritratto lo stesso Friedrich che, dopo aver posato il bastone e la tuba sul terreno, si avvicina carponi all'orlo della voragine, così da poter osservare il punto indicato dalla moglie .<ref name=CDT/>
Ciascuno degli elementi visivi del dipinto allude a un preciso messaggio allegorico di matrice cristiana, secondo una mappa esegetica che - seppur rielaborata in modo originale - è già presente in altre opere friedricchiane. Friedrich che avanza carponi, per esempio, intende essere un riferimento all'obbedienza e all'umiltà, così come l'uomo a destra perso davanti alla contemplazione della distesa marina allude alla speranza. Per il medesimo motivo le due imbarcazioni che veleggiano sullo specchio d'acqua sono simboli dell'anima che si apre alla vita eterna, mentre la tuba poggiata sull'erba è un'immagine metaforica della caducità della vita. Altrettanto allusivi sono i suggerimenti cromatici delle vesti dei tre personaggi: l'abito rosso squillante di Caroline simboleggia la carità e l'amore, la figura centrale è vestita di blu, colore della fede, mentre l'uomo di destra ha indumenti verdi, in riferimento alla speranza.<ref>{{cita libro|autore=Helmut Börsch-Supan|titolo=Caspar David Friedrich|editore=Prestel|città=Monaco di Baviera|anno=1987|ISBN=3-7913-0835-1|p=118}}</ref><ref>{{cita web|accesso=8 dicembre 2016|data=15 febbraio 2015|autore=Miriam Gaudio|titolo=CASPAR DAVID FRIEDRICH - Le bianche scogliere di Rugen|url=httphttps://miriamgaudio.blogspot.it/2015/02/caspar-david-friedrich-le-bianche.html}}</ref>
 
I tre personaggi restano comunque marginali rispetto allo spettacolo naturale che gli si apre davanti, vero e proprio protagonista del dipinto. Davanti a loro, infatti, svettano maestose le candide falesie di gesso che, affilate come lame, si stagliano ferendo la placida distesa d'acqua sottostante. Quest'ultima è dipinta con colori che vanno dalle tonalità verde-blu del mare sotto costa al rosa dell'orizzonte, dove i flutti si mescolano con il cielo pallido diventando indistinguibili da esso: è in questo modo che Friedrich intende veicolare il senso dell'infinito, in pieno accordo con la sensibilità romantica.<ref name=CDT>{{cita libro|titolo=Il Cricco Di Teodoro, Itinerario nell’arte, Dal Barocco al Postimpressionismo, Versione gialla|autore=Giorgio Cricco, Francesco Di Teodoro|anno=2012|editore=Zanichelli|città=Bologna|p=1477}}