Miranda (astronomia): differenze tra le versioni
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=== Missioni spaziali ===
Le uniche immagini ad alta risoluzione di Miranda sono state scattate dalla sonda spaziale [[Voyager 2]], che fotografò il satellite durante il suo passaggio ravvicinato a Urano nel gennaio 1986, quando arrivò ad una distanza minima da Miranda di 31 000 km, distanza notevolmente inferiore rispetto a quella tra la sonda e le altre lune uraniane.<ref name="Stone">{{cita pubblicazione|autore=E. C. Stone|titolo=The Voyager 2 Encounter With Uranus|rivista= Journal of Geophysical Research|volume= 92,|data= 1987|numero= 14|pp=873-76|doi= 10.1029/JA092iA13p14873}}</ref> Le migliori immagini di Miranda hanno una risoluzione 500 m, una risoluzione sufficiente per poter compilare una [[carta geologica]] e per poter contare i crateri.<ref name="Plescia">{{cita pubblicazione|autore=J. B. Plescia|titolo= Cratering History of Miranda: Implications for Geologic Processes|rivista= Icarus|volume= 73 |numero=3|data= 1987|pp=442–461|doi=10.1016/0019-1035(88)90055-3)}}</ref> Al momento del [[sorvolo ravvicinato]], l'emisfero meridionale di Miranda (come quello delle altre lune) era puntato verso il [[Sole]], quindi l'emisfero settentrionale (immerso nelle tenebre) non poteva essere studiato.<ref name="Smith">{{cita pubblicazione|autore=B. A. Smith, L. A. Soderblom, R. Beebe, D. Bliss, R. H. Brown, S. A. Collins, J. M. Boyce, G. A. Briggs, A. Brahic, J. N. Cuzzi, D. Morrison|titolo= Voyager 2 in the Uranian system - Imaging science results|rivista=[[Science]]|volume=233|pp=43-64|data=luglio 1986|doi=10.1126/science.233.4759.43}}</ref> Nessun altro veicolo spaziale ha mai visitato Urano (e Miranda). Il programma ''[[Uranus orbiter and probe]]'', proposto dalla [[NASA]] nel 2011 prevede il lancio per gli anni 2020-2023, e potrebbe approfondire la conoscenza dei satelliti di Urano tra cui Miranda.<ref>{{cita web|url=
== Parametri orbitali ==
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== Composizione e struttura interna ==
[[File:Miranda scarp.jpg|thumb|left|upright=0.9|Vista ravvicinata della [[Verona Rupes]] che, con un'altezza di 20 km, è la più alta scogliera del Sistema solare.]]
Vi è una netta distinzione tra i diversi satelliti in base alla loro forma e alle loro dimensioni. Satelliti aventi un diametro superiore ai 400 km sono di forma sferica e l'altezza dei rilievi è quindi trascurabile rispetto alle dimensioni,<ref name="Brahic"/> e con una raggio medio di 235 km, Miranda è vicino a questo limite.<ref name=Thomas>{{cita pubblicazione|autore=P.C. Thomas|url=
Miranda potrebbe essere parzialmente [[Differenziazione planetaria|differenziato]], con un [[Nucleo (esogeologia)|nucleo]] di silicati e un [[Mantello (esogeologia)|mantello]] di ghiacci, che potrebbe avere uno spessore di 135 km, mentre il nucleo avrebbe un raggio di circa 100 km.<ref name=Hauke>{{cita pubblicazione|autore=Hauke Hussmann, Frank Sohl, Tilman Spohn|titolo= Subsurface oceans and deep interiors of medium-sized outer planet satellites and large trans-neptunian objects |rivista=Icarus|volume= 185|anno=2006 |pp=258-273|doi= 10.1016/j.icarus.2006.06.005}}</ref> Se questo modello è corretto, la dissipazione del calore interno di Miranda avviene per [[conduzione termica]].<ref name=Hauke/> Tuttavia la presenza delle [[Corona (esogeologia)|coronae]] potrebbe essere la testimonianza di un movimento di [[Convezione#Convezione termica|convezione termica]] in superficie che avrebbe origine al suo interno e che giustificherebbe una differenziazione parziale di Miranda.<ref name="Pappalardo"/>
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=
*{{cita web|url=
*{{cita web |lingua=en |url=http://www.solarviews.com/eng/miranda.htm |titolo=Miranda |sito=Views of the Solar System |editore=Calvin J. Hamilton |accesso=27 novembre 2010}}
*{{cita web|http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap020216.html|Immagine di Miranda|lingua=en}}
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