Onniscienza: differenze tra le versioni

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* Che cosa è '''X''' oggetto, luogo, sostanza, cosa, o entità senza l'Esistenza?
 
Quindi, cosa è [[Dio]] senza esistenza? Questa domanda è interessante se si considera altre credenze religiose o concetti di Dio, come il [[panteismo]] o il "naturalismo metafisico" dove essenzialmente l'esistenza stessa e le sue regole e le leggi nel loro insieme sono considerate Dio, o una credenza sull'avere un Dio personale a cui sarebbe stato obbligatorio richiedere l'esistenza e le sue regole tanto quanto qualsiasi altra cosa nell'ambito dell'esistenza stessa. È qui che si può sostenere che è impossibile ottenere un concetto di Dio più alto o massimo poiché l'[[esistenza]], come entità in sé, sarebbe la totalità della causalità, ogni forza di causa, ogni effetto dalla causa, tutto dell'esistenza, ogni regola normativa o legge, ogni proprietà e attributo e la stessa necessità e il valore essenziale di tutto quello che è, è stato, potrebbe essere, o mai sarà. Stessa esistenza sarebbe dunque la sua somma infinita totale di informazione ed espressione. In questo contesto, si capisce che le entità coscienti non possono esistere senza causa, o rappresentare una causa prima.<ref name="newsvine1">[httphttps://www.ucl.ac.uk/~uctytho/dfwCausationHonderich.html "CAUSALITY OR CAUSATION - THE FUNDAMENTAL FACT PLAINLY EXPLAINED"], di Ted Honderich, su ''The Determinism and Freedom Philosophy Website''.</ref>
 
Ciò ci porta di nuovo alla domanda di come si possa "'''conoscere'''" come creare in esistenza senza necessitarli i seguenti: la coscienza, i sistemi cognitivi, gli [[organi di senso]], le informazioni, o anche l'esistenza stessa. Questi che sembrano anche essere il fondamento basilare, la necessità, e la causa della nostra esistenza cosciente. Cioè, come può un'entità ideare e portare tutti i seguenti oggetti o concetti elencati appresso in esistenza se sono così centrali per la nostra esistenza, o l'esistenza di qualsiasi altra entità cosciente? Qualcuno potrebbe cercare di sostenere che la risposta a questa domanda sta nel fatto che un tale essere creativo (cioè l'onnipotenza) non ha bisogno di nessuna di queste presunte necessità. O che sarebbero sostenute come false poiché l'essere stesso è affermato quale attualizzazione delle "informazioni" comprese nella qualità dell'onniscienza. Tuttavia, ciò non avrebbe senso poiché l'onniscienza necessita di "conoscere", e la conoscenza richiede... informazioni, e la consapevolezza richiede una fonte di [[inchiesta]] informativa.<ref>{{Cita web|url=http://www.personal.psu.edu/wxh139/Quality.htm |titolo=Qualitative Inquiry |editore=Personal.psu.edu |data= |accesso=05/06/2013}}</ref> con mezzi per accedere, assorbire ed elaborare tali informazioni. Peggio ancora, se l'essere è senza limiti e senza confini nella sua onniscienza, si pone in discussione in che modo possa "sapere" come attualizzare nuove informazioni che già non conosca? Così ancora una volta si ha un'autoconfutazione. Diventa un paradosso all'interno di un paradosso che sembra semplicemente autoannullare un essere onnisciente illimitato e senza confini. Altri potrebbero affermare che senza che l'essere attualizzi tali informazioni come aspetto intrinseco della sua stessa natura, non ci sarebbero le informazioni tanto per cominciare... Ma ancora una volta un sistema cognitivo lo richiederebbe almeno per funzionare, se non addirittura per sostenere uno stato cosciente che richiederebbe informazioni per essere cosciente e consapevole. Vedi anche: [[Teoria dei sistemi]], [[Analisi dei sistemi dinamici]], [[Teoria delle biforcazioni]], ed un argomento interessante e intuitivo ''ABC...'' basato sulla scienza/teoria delle informazioni:<ref name="newsvine1"/>
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Sebbene alcuni punti di cui sopra possano essere discutibili, tuttavia solo alcuni di essi apparentemente basterebbero come premesse per iniziare una discussione critica. Nonostante ciò, alcuni documenti religiosi come evidenziati nella letteratura teologica si concentrano a sostenere attributi come l'onniscienza. Siamo in grado di esplorare queste idee in ideologie religiose, come il [[cristianesimo]] o l'[[ebraismo]] (due esempi tra tanti). Specificamente, nel cristianesimo ortodosso vi è un insieme di attributi specifici, alcuni di quali già rilevati ''supra'', che sono usati per descrivere il loro Dio. Tra questi attributi vi sono i seguenti:
[[File:SanGiovanniDamasceno.jpg|thumb|[[Icona (arte)|Icona]] di [[Giovanni Damasceno]] ([[676]]–[[749]])]]
[[Giovanni Damasceno]], ''La Fonte di conoscenza'' (Πηγὴ γνώσεως), spec. ''De Fide Orthodoxa'':<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.archive.org/stream/AnExactExpositionOfTheOrthodoxFaith/An_Exact_Exposition_Of_The_Orthodox_Faith_djvu.txt |titolo=Full text of "An Exact Exposition Of The Orthodox Faith" |editore=Archive.org |data= |accesso=05/06/2013}}</ref>
 
'''Estratto 1:'''<br />
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# Anche se volessi affermare che io sono solo onnisciente su quello che è conoscibile, 5, 6 (passato e presente) e 7 sarebbero tutti conoscibili. L'onniscienza renderebbe detto Ente di essere la totalità dell'esistenza stessa nel migliore dei casi possibili: ciò in cui tutto il resto sarebbe il sottoprodotto dell'entità (esistenza) stessa.
 
A questo proposito, vediamo come si potrebbe cercare di argomentare che le azioni creative di tale entità onnisciente potrebbero attualizzare la sua onniscienza e produrre un'istanza di realtà distinta dall'Io di questa entità come proprietà generate. O in termini [[Panenteismo|panenteistici]], entità proiettate o immaginate nella propria mente. In questo caso, tutte le possibil entità create si dicono letteralmente parte della mente propria dell'Ente onnisciente e quindi rendendo tutte le cose dichiarate al di fuori di sé come autoimmaginate e nonentità proiettate.<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.thefreedictionary.com/nonentities |titolo=nonentities - definition of nonentities by the Free Online Dictionary, Thesaurus and Encyclopedia |editore=Thefreedictionary.com |data= |accesso=05/06/2013}}</ref> Così l'azione creatrice di questo essere e la sua autolimitazione rende realtà e individualismo impossibili siccome l'atto stesso della creazione è azione di per sé, o solo della propria immaginazione. Ciò però sfiderebbe l'onniscienza, e rivendicherebbe ancora la creazione di nuove informazioni, anche se immaginate, da una posizione di onniscienza senza limiti e senza costrizioni, o da una posizione di sapere infinitamente già tutto quello che potrebbe mai essere conosciuto. Così ancora una volta il paradosso mostra l'onniscienza come un argomento di autoconfutazione dell'attributo o proprietà di un tale presunto Ente onnisciente. È apparentemente impossibile conciliare l'onniscienza come attributo di un essere senza diventare vittima sconfitta dal proprio attributo.
 
===Onniscienza contro libero arbitrio===