Raffaele Casimiri: differenze tra le versioni

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== Attività ==
 
Musicologo e ricercatore appassionato, Casimiri fu uno tra i principali esponenti del [[Movimento Ceciliano]] e amico di [[Lorenzo Perosi]], allora Direttore della [[Cappella Musicale Pontificia Sistina]]. Svolse accurate ricerche negli archivi di molte istituzioni italiane, sia religiose che laiche, riscoprendo documenti di notevole importanza storico-musicale. Fondò a Perugia nel 1907 la rivista ceciliana "Psalterium": cherassegna nelceciliana 1912mensile trasferper ala Roma,cultura dovedelle diressescholae anchecantorum", ledal riviste1912 "Sacripubblicata concentus"a Roma, e "Bibliotechinauscìta Ceciliana"fino al 1918. HaIn pubblicatoquell'anno "Codicefondò 59la dell'Archiviocasa musicaleeditrice lateranense",Psalterium "Orlandoa dicui Lassolegò, Maestroda diquel Cappellamomento alin Laterano nel 1553"poi, "Ercolequasi Bernabei,tutta Maestrola disua Cappellaproduzione musicale lateranense"e musicologica.<ref>R. Sabatini, Musica in Umbria, Morlacchi, 2016, ISBN 978-88-6074-799-0</refbr>
 
Nel 1924 fondò e diresse la rivista ''Note d'archivio per la storia musicale'', apparsa fino alla sua morte nel 1943.<ref>Elvidio Surian, [https://www.ripm.org/pdf/Introductions/NARintroor.pdf "Note d’archivio per la storia musicale (1924-1927, 1930-1943)", ''Répertoire international de la presse musicale'']</ref> In essa trovarono largo spazio studi sulle cappelle musicali italiane di molte cattedrali e chiese italiane, basate su documentazione archivistica perlopiù di prima mano, in evidente contrasto con gli studi musicologici di stampo idealistico che dominavano la cultura italiana della prima metà del Novecento. Casimiri stesso aveva preparato per questa rivista il saggio ''Memorie e documenti per la storia liturgico-musicale della Chiesa Lateranense'', destinato a occupare per intero le annate V e VI (1928-1929), ma che, pur giunto allo stato di bozze impaginate, non fu mai pubblicato.<br>
Fu anche [[compositore]], [[organista]], e maestro di cappella presso varie chiese, tra cui la [[Chiesa Nuova (Roma)|Chiesa Nuova]] (1887-1907) e [[Chiesa di San Luigi dei Francesi|S. Luigi dei Francesi]]. Lavorò assiduamente per la riforma e restaurazione del canto sacro e della musica religiosa, secondo la tradizione dei grandi polifonisti italiani (in particolare [[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Palestrina]]).
Tra le sue pubblicazioni: ''Giovanni Pierluigi da Palestrina: nuovi documenti biografici'' (1918 e 1922); ''Il Codice 59 dell'Archivio musicale lateranense, autografo di Giovanni Pierluigi da Palestrina'' (1919); ''Orlando di Lasso, Maestro di cappella al Laterano nel 1553'' (1920); ''Ercole Bernabei, Maestro della cappella musicale lateranense. 5 Luglio 1665-3 Marzo 1667'' (1920).<ref>Molti dei suoi scritti furono da lui raccolti e ripubblicati nel volume ''Cantantibus organis: raccolta di scritti per la cultura delle Scholae Cantorum'' (Roma, Psalterium, 1924)</ref><br>
A lui si deve la musica del canto liturgico popolare mariano ''Lieta Armonia'' (1909).
Sotto la direzione di Casimiri fu intrapresa la pubblicazione de ''Le opere complete di Giovanni Pierluigi da Palestrina'', di cui curò personalmente i primi ventitre volumi. Dopo la sua morte, l'edizione delle opere palestriniane venne ripresa da Lavinio Virgili e Knud Jeppesen, ma fu poi completata essenzialmente grazie al lavoro del musicologo Lino Bianchi.<br>
 
FuCasimiri fu anche [[compositore]], [[organista]], e maestro di cappella presso varie chiese, tra cui la [[Chiesa Nuova (Roma)|Chiesa Nuova]] (1887-1907) e [[Chiesa di San Luigi dei Francesi|S. Luigi dei Francesi]]. Lavorò assiduamente per la riforma e restaurazione del canto sacro e della musica religiosa, secondo la tradizione dei grandi polifonisti italiani (in particolare [[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Palestrina]]). <br>
A lui si deve la musica del canto liturgico popolare mariano ''Lieta Armoniaarmonia'' (1909).
 
== Note ==