Sindrome da fatica cronica: differenze tra le versioni

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Essa colpisce in prevalenza le donne e può colpire anche bambini e adolescenti<ref>{{Cita web|url=http://www.cdc.gov/cfs/pediatric/index.html|titolo=CDC - Pediatrics - Chronic Fatigue Syndrome (CFS)|sito=www.cdc.gov|lingua=en|accesso=10 giugno 2016}}</ref>.
 
Come il già citato rapporto dello IOM, anche una ricerca europea<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Falk Hvidberg|data=6 luglio 2015|titolo=The Health-Related Quality of Life for Patients with Myalgic Encephalomyelitis / Chronic Fatigue Syndrome (ME/CFS)|rivista=PLoS ONE|volume=10|numero=7|accesso=27 febbraio 2017|doi=10.1371/journal.pone.0132421|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4492975/|nome2=Louise Schouborg|cognome2=Brinth|nome3=Anne V.|cognome3=Olesen}}</ref> ha dimostrato che i pazienti di CFS/ME patiscono una peggiore qualità della vita rispetto ai malati di molte gravi patologie più conosciute. Questo può spiegare perché, sebbene il tasso di mortalità naturale nella CFS non sia superiore rispetto a quello della popolazione sana, la malattia comporti un aumento di 7 volte nel rischio di suicidi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Nav|cognome=Kapur|data=16 aprile 2016|titolo=Suicide risk in people with chronic fatigue syndrome|rivista=Lancet (London, England)|volume=387|numero=10028|pp=1596–1597|accesso=27 febbraio 2017|doi=10.1016/S0140-6736(16)00270-1|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26873809|nome2=Roger|cognome2=Webb}}</ref>.
 
Ogni anno il 12 maggio ricorre la Giornata Mondiale della CFS.<ref name="chi">[http://www.stanchezzacronica.it/chisiamo.htm Chi siamo]</ref>
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Secondo il rapporto dello IOM<ref name=":0" /> del 2015, per la diagnosi di CFS il paziente deve presentare da almeno 6 mesi una profonda fatica, con una riduzione significativa delle proprie funzionalità, un malessere che aumenta dopo qualunque sforzo (fisico, intellettivo o emozionale), sonno non ristoratore e almeno uno dei due seguenti disturbi: disfunzioni cognitive e/o intolleranza ortostatica.<ref>http://www.nationalacademies.org/hmd/~/media/Files/Report%20Files/2015/MECFS/MECFS_DiagnosticAlgorithm</ref>
 
Il CDC<ref name=":1" /> ha adeguato la propria definizione allo IOM inserendo come sintomo primario, insieme a fatica e disturbi del sonno, anche l'intolleranza allo sforzo. In precedenza si atteneva alla definizione di CFS del 1994 (Fukuda<ref>{{Cita pubblicazione|nome=K.|cognome=Fukuda|data=15 dicembre 1994|titolo=The chronic fatigue syndrome: a comprehensive approach to its definition and study. International Chronic Fatigue Syndrome Study Group|rivista=Annals of Internal Medicine|volume=121|numero=12|pp=953–959|accesso=11 giugno 2016|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7978722/|nome2=S. E.|cognome2=Straus|nome3=I.|cognome3=Hickie}}</ref>) che richiede che vi sia un grave affaticamento cronico per 6 o più mesi consecutivi non legato a uno sforzo in corso o ad altre condizioni mediche associate a fatica, che la fatica interferisca significativamente con le attività quotidiane e il lavoro e che nei 6 o più mesi consecutivi siano apparsi e persistiti o si siano più volte ripresentati 4 o più dei seguenti sintomi: sonno non ristoratore, malessere post-sforzo che dura più di 24 ore, una significativa compromissione della memoria a breve termine o della concentrazione, dolore muscolare, dolore alle articolazioni senza gonfiore o rossore, mal di testa di tipo o gravità insoliti, linfoadenopatia del collo o dell'ascella, un mal di gola frequente o ricorrente.
 
Negli corso degli anni si sono succedute numerose definizioni e linee guida per la malattia, tra cui le Linee guida Canadesi e i Criteri Internazionali di Consenso<ref>{{Cita pubblicazione|nome=B. M.|cognome=Carruthers|data=1º ottobre 2011|titolo=Myalgic encephalomyelitis: International Consensus Criteria|rivista=Journal of Internal Medicine|volume=270|numero=4|pp=327–338|lingua=en|accesso=6 giugno 2016|doi=10.1111/j.1365-2796.2011.02428.x|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-2796.2011.02428.x/abstract|nome2=M. I.|cognome2=van de Sande|nome3=K. L.|cognome3=De Meirleir}}</ref>, di cui sono disponibili anche delle traduzioni autorizzate in Italiano<ref>{{Cita web|url=http://www.cfsitalia.it/ME_Overview.htm|titolo=http://www.cfsitalia.it/ME_Overview.htm|cognome=Zac|sito=www.cfsitalia.it|accesso=6 giugno 2016}}</ref>.
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Su dette basi, nel 2014 sono state redatte anche delle linee guida italiane a cura dell'AGENAS<ref>{{Cita web|url=http://www.agenas.it/sindrome-da-fatica-cronica-lo-studio-di-agenas|titolo=Sindrome da fatica cronica, lo studio di Agenas - Agenas - Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali|sito=www.agenas.it|accesso=6 giugno 2016}}</ref>.
 
La pubblicazione nel febbraio 2015 del già citato documento dello IOM, che raccomandava nuovi criteri diagnostici e un nuovo nome (SEID) per la CFS/ME, ha dato nuovo slancio all'impegno sulla CFS, a livello universitario e anche economico<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.sciencemag.org/news/2015/08/lobbyists-seek-new-funds-chronic-fatigue-syndrome-research|titolo=Lobbyists seek new funds for chronic fatigue syndrome research|sito=Science {{!}} AAAS|data=17 agosto 2015|accesso=6 giugno 2016}}</ref>, con un notevole incremento degli sforzi negli USA<ref>{{Cita web|url=https://www.nih.gov/news-events/news-releases/nih-takes-action-bolster-research-myalgic-encephalomyelitis/chronic-fatigue-syndrome|titolo=NIH takes action to bolster research on Myalgic Encephalomyelitis/Chronic Fatigue Syndrome|sito=National Institutes of Health (NIH)|data=29 ottobre 2015|accesso=6 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.nih.gov/mecfs/funding|titolo=mecfs funding|sito=National Institutes of Health (NIH)|data=12 aprile 2016|accesso=6 giugno 2016}}</ref> e altrove<ref>{{Cita web|url=http://www.healthrising.org/forums/threads/the-mitochondria-man-gets-his-money-and-the-uk-goes-mega-me-cfs-research-moving-forward.4360/|titolo=The Mitochondria Man Gets His Money and The UK Goes MEGA: ME/CFS Research Moving Forward|sito=Health Rising's Chronic Fatigue Syndrome (ME/CFS) and Fibromyalgia Forums|accesso=11 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jonathan C.W.|cognome=Edwards|data=2 aprile 2016|titolo=The biological challenge of myalgic encephalomyelitis/chronic fatigue syndrome: a solvable problem|rivista=Fatigue|volume=4|numero=2|pp=63–69|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1080/21641846.2016.1160598|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4867862/|nome2=Simon|cognome2=McGrath|nome3=Adrian|cognome3=Baldwin}}</ref> e un forte impulso alla ricerca e alle pubblicazioni in materia da parte della comunità scientifica internazionale, scatenando una sorta di competizione nel fundraising e nella ricerca di biomarcatori oggettivi<ref>{{Cita web|url=http://microbediscovery.org/2016/01/06/lipkin-says-3-5-years-to-solve-mecfs-if-funds-made-available/|titolo=Lipkin says 3-5 years to solve ME/CFS – if funds made available!|cognome=administrator|sito=The Microbe Discovery Project|data=6 gennaio 2016|accesso=11 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://batemanhornecenter.org/3-28-million-mecfs-biomarker-study/|titolo=$3.28 Million Awarded for ME/CFS Biomarker Study - Bateman Horne Center|sito=Bateman Horne Center|data=9 giugno 2016|lingua=en|accesso=11 giugno 2016}}</ref>.
 
Recenti pubblicazioni in tutto il mondo confermano e attestano robuste evidenze scientifiche che qualificano la malattia come biologica e non psicologica<ref>{{Cita web|url=https://www.mailman.columbia.edu/public-health-now/news/scientists-discover-robust-evidence-chronic-fatigue-syndrome-biological|titolo=Scientists Discover Robust Evidence That Chronic Fatigue Syndrome Is a Biological Illness {{!}} Columbia University Mailman School of Public Health|sito=www.mailman.columbia.edu|accesso=10 giugno 2016}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Teilah Kathryn|cognome=Huth|data=21 aprile 2016|titolo=ERK1/2, MEK1/2 and p38 downstream signalling molecules impaired in CD56dimCD16+ and CD56brightCD16dim/− natural killer cells in Chronic Fatigue Syndrome/Myalgic Encephalomyelitis patients|rivista=Journal of Translational Medicine|volume=14|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1186/s12967-016-0859-z|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4839077/|nome2=Donald|cognome2=Staines|nome3=Sonya|cognome3=Marshall-Gradisnik}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Leighton R.|cognome=Barnden|data=31 marzo 2016|titolo=Autonomic correlations with MRI are abnormal in the brainstem vasomotor centre in Chronic Fatigue Syndrome|rivista=NeuroImage : Clinical|volume=11|pp=530–537|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1016/j.nicl.2016.03.017|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4833047/|nome2=Richard|cognome2=Kwiatek|nome3=Benjamin|cognome3=Crouch}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gina|cognome=Rutherford|data=1º gennaio 2016|titolo=Understanding Muscle Dysfunction in Chronic Fatigue Syndrome|rivista=Journal of Aging Research|volume=2016|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1155/2016/2497348|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4779819/|nome2=Philip|cognome2=Manning|nome3=Julia L.|cognome3=Newton}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=K A|cognome=Schlauch|data=1º febbraio 2016|titolo=Genome-wide association analysis identifies genetic variations in subjects with myalgic encephalomyelitis/chronic fatigue syndrome|rivista=Translational Psychiatry|volume=6|numero=2|pp=e730|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1038/tp.2015.208|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4872418/|nome2=S F|cognome2=Khaiboullina|nome3=K L|cognome3=De Meirleir}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Tong|cognome=Wu|data=28 gennaio 2016|titolo=Electroencephalogram characteristics in patients with chronic fatigue syndrome|rivista=Neuropsychiatric Disease and Treatment|volume=12|pp=241–249|accesso=10 giugno 2016|doi=10.2147/NDT.S92911|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4734796/|nome2=Xianghua|cognome2=Qi|nome3=Yuan|cognome3=Su}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Benedicte|cognome=Meyer|data=16 ottobre 2015|titolo=Maintenance of Chronic Fatigue Syndrome (CFS) in Young CFS Patients Is Associated with the 5-HTTLPR and SNP rs25531 A > G Genotype|rivista=PLoS ONE|volume=10|numero=10|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1371/journal.pone.0140883|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4608737/|nome2=Chinh Bkrong Thuy|cognome2=Nguyen|nome3=Aurora|cognome3=Moen}}</ref>.
 
Questo dovrebbe mettere finalmente fine all'annosa diatriba, causa di frustrazione aggiuntiva per i pazienti, legata al fatto che la CFS non mostra particolari segni esteriori nei pazienti e può essere facilmente confusa con sindromi d'ansia o depressione, con cui condivide alcune caratteristiche biologiche, pur essendo una malattia completamente distinta e indipendente<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Leighton R.|cognome=Barnden|data=1º marzo 2015|titolo=Evidence in chronic fatigue syndrome for severity-dependent upregulation of prefrontal myelination that is independent of anxiety and depression|rivista=NMR in biomedicine|volume=28|numero=3|pp=404–413|accesso=13 luglio 2016|doi=10.1002/nbm.3261|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25702943|nome2=Benjamin|cognome2=Crouch|nome3=Richard|cognome3=Kwiatek}}</ref>.
 
L'Istituto di Medicina ha respinto l'idea che si tratti di una malattia psichiatrica<ref>{{Cita news|nome=Julie|cognome=Rehmeyer|nome2=David|cognome2=Tuller|url=https://www.nytimes.com/2017/03/18/opinion/sunday/getting-it-wrong-on-chronic-fatigue-syndrome.html|titolo=Getting It Wrong on Chronic Fatigue Syndrome|pubblicazione=The New York Times|data=18 marzo 2017|accesso=3 maggio 2017}}</ref>. Purtroppo l'equivoco è stato alimentato da un controverso studio britannico denominato "PACE Trial"<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Paul|cognome=McCrone|data=1º agosto 2012|titolo=Adaptive Pacing, Cognitive Behaviour Therapy, Graded Exercise, and Specialist Medical Care for Chronic Fatigue Syndrome: A Cost-Effectiveness Analysis|rivista=PLOS ONE|volume=7|numero=8|pp=e40808|accesso=3 maggio 2017|doi=10.1371/journal.pone.0040808|url=http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0040808|nome2=Michael|cognome2=Sharpe|nome3=Trudie|cognome3=Chalder}}</ref> pubblicato su The Lancet nel 2011 e Psychological Medicine nel 2013, che è stato contestato dalla comunità scientifica e dalle organizzazioni dei pazienti anche attraverso le vie legali, mediante ricorso al Freedom of Information Act, e qualificato come un caso esemplare di "bad science"<ref>{{Cita web|url=https://www.statnews.com/2016/09/21/chronic-fatigue-syndrome-pace-trial/|titolo=How bad science misled chronic fatigue syndrome patients|sito=STAT|data=21 settembre 2016|accesso=3 maggio 2017}}</ref> che ha fuorviato milioni di pazienti<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Bec|cognome=Crew|url=httphttps://www.sciencealert.com/bad-science-has-misled-millions-with-chronic-fatigue-court-order-reveals|titolo=Bad Science Has Misled Millions With Chronic Fatigue, Court Order Reveals|pubblicazione=ScienceAlert|accesso=3 maggio 2017}}</ref>. La diatriba prosegue comunque in aperta contrapposizione<ref>{{Cita web|url=http://www.virology.ws/2017/03/23/an-open-letter-to-psychological-medicine-again/|titolo=An open letter to Psychological Medicine, again!|sito=www.virology.ws|lingua=en|accesso=3 maggio 2017}}</ref> tra medici ricercatori esperti di CFS e gli psichiatri autori dello studio, sebbene il tribunale abbia respinto anche il loro ricorso in appello<ref>{{Cita web|url=http://theprintnews.co.uk/2016/10/judge-dismisses-qmuls-appeal-university-must-release-pace-data/|titolo=Judge Dismisses QMUL’s Appeal, University Must Release PACE Data|sito=theprintnews.co.uk|lingua=en|accesso=3 maggio 2017}}</ref>.
 
== Descrizione ==
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# debolezza post-esercizio fisico, che perdura per almeno 24 [[ora|ore]].
 
Altri sintomi: [[parestesia]], [[acufeni]], problemi di equilibrio, sintomi che imitano la [[neuropatia]] (dolori e parestesie in alcune innervazioni, come nella [[sindrome del tunnel carpale]] o la [[sindrome del tunnel cubitale]]), disturbi respiratori, [[sinusite]], [[crampi]], [[spasmi]], [[atassia]], [[tremore]], [[fascicolazione|fascicolazioni]], [[mioclonia]], sintomi simil-influenzali, [[sudore notturno]]<ref name="sind">[httphttps://www.albanesi.it/salute/sindrome_stanchezza_cronica.htm Sindrome da stanchezza cronica (CFS)]</ref>, [[febbre]] intermittente, [[vista]] offuscata, problemi intestinali, problemi ginecologici, [[confusione]], [[dispepsia]], aumento di peso, insofferenza al caldo, al freddo e all'umidità.
 
== Epidemiologia ==
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Non esiste ancora alcun marcatore biologico o test di laboratorio universalmente acclarato che identifichi con certezza la sindrome o le patologie affini, per cui la diagnosi è spesso sintomatica e differenziale. Solo di recente sono stati individuati diversi possibili marcatori biologici. Lo IOM nel suo rapporto del 2015 ha definito nuove caratterizzazioni diagnostiche. Agli esami non risultano solitamente alterazioni di marcatori normali come il [[CPK]], e all'[[elettromiografia]] non sono presenti segni estesi di [[atrofia da denervazione|denervazione]], al massimo di sofferenza muscolare, talvolta correlata o autonoma (dovuta a cause meccaniche come l'[[ernia del disco]]). In certi casi vengono eseguiti [[Imaging a risonanza magnetica|risonanza magnetica]] o biopsia muscolare per escludere miopatie come la [[distrofia muscolare]] o la [[sclerosi multipla]].
 
Ci si può aspettare una svolta fondamentale nell'approccio alla malattia a seguito delle recenti scoperte di potenziali marcatori della CFS, negli Stati Uniti - a livello plasmatico<ref>{{Cita pubblicazione|nome = Mady|cognome = Hornig|nome2 = José G.|cognome2 = Montoya|nome3 = Nancy G.|cognome3 = Klimas|data = 1º febbraio 2015|titolo = Distinct plasma immune signatures in ME/CFS are present early in the course of illness|rivista = [[Science Advances]]|editore=[[American Association for the Advancement of Science]]|volume = 1|numero = 1|pp = e1400121|lingua = en|accesso = 9 gennaio 2016|doi = 10.1126/sciadv.1400121|url = http://advances.sciencemag.org/content/1/1/e1400121}}</ref><ref name=":3">{{Cita pubblicazione|nome=Robert K.|cognome=Naviaux|data=13 settembre 2016|titolo=Metabolic features of chronic fatigue syndrome|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=113|numero=37|pp=E5472–E5480|lingua=en|accesso=16 settembre 2016|doi=10.1073/pnas.1607571113|url=http://www.pnas.org/content/113/37/E5472|nome2=Jane C.|cognome2=Naviaux|nome3=Kefeng|cognome3=Li}}</ref>, cerebrospinale<ref>{{Cita pubblicazione|nome = M.|cognome = Hornig|nome2 = G.|cognome2 = Gottschalk|nome3 = D. L.|cognome3 = Peterson|data = 31 marzo 2015|titolo = Cytokine network analysis of cerebrospinal fluid in myalgic encephalomyelitis/chronic fatigue syndrome|rivista = Molecular Psychiatry|lingua = en|accesso = 9 gennaio 2016|doi = 10.1038/mp.2015.29|url = httphttps://www.nature.com/mp/journal/vaop/ncurrent/full/mp201529a.html}}</ref>, microbiologico<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|nome=Ludovic|cognome=Giloteaux|data=23 giugno 2016|titolo=Reduced diversity and altered composition of the gut microbiome in individuals with myalgic encephalomyelitis/chronic fatigue syndrome|rivista=Microbiome|volume=4|numero=1|lingua=En|accesso=13 luglio 2016|doi=10.1186/s40168-016-0171-4|url=httphttps://microbiomejournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40168-016-0171-4|nome2=Julia K.|cognome2=Goodrich|nome3=William A.|cognome3=Walters}}</ref> - ma anche in Australia<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Brett A.|cognome=Lidbury|data=2017|titolo=Activin B is a novel biomarker for chronic fatigue syndrome/myalgic encephalomyelitis (CFS/ME) diagnosis: a cross sectional study|rivista=Journal of Translational Medicine|volume=15|pp=60|accesso=2017-06-14|doi=10.1186/s12967-017-1161-4|url=httphttps://dx.doi.org/10.1186/s12967-017-1161-4|nome2=Badia|cognome2=Kita|nome3=Donald P.|cognome3=Lewis}}</ref>, nel Regno Unito<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert D.|cognome=Petty|data=11 marzo 2016|titolo=MicroRNAs hsa-miR-99b, hsa-miR-330, hsa-miR-126 and hsa-miR-30c: Potential Diagnostic Biomarkers in Natural Killer (NK) Cells of Patients with Chronic Fatigue Syndrome (CFS)/ Myalgic Encephalomyelitis (ME)|rivista=PLoS ONE|volume=11|numero=3|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1371/journal.pone.0150904|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4788442/|nome2=Neil E.|cognome2=McCarthy|nome3=Rifca|cognome3=Le Dieu}}</ref>, in Canada<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lindsey|cognome=Russell|data=10 marzo 2016|titolo=Illness progression in chronic fatigue syndrome: a shifting immune baseline|rivista=BMC Immunology|volume=17|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1186/s12865-016-0142-3|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4785654/|nome2=Gordon|cognome2=Broderick|nome3=Renee|cognome3=Taylor}}</ref> e in Giappone<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sanae|cognome=Fukuda|data=1º luglio 2016|titolo=A potential biomarker for fatigue: Oxidative stress and anti-oxidative activity|rivista=Biological Psychology|volume=118|pp=88–93|accesso=11 giugno 2016|doi=10.1016/j.biopsycho.2016.05.005|url=httphttps://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0301051116301843|nome2=Junzo|cognome2=Nojima|nome3=Yukari|cognome3=Motoki}}</ref>.
 
=== Diagnosi differenziale ===
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* [[Sindrome delle fascicolazioni benigne]]
* [[Insulinoresistenza]]<ref>{{Cita web|url=http://secure.bodylanguagevitamin.com/InsulinResistance.asp|titolo=Vitamins, essential oils, nutritional supplements, from Dr. Michael Seidman|cognome=http://www.webfodder.com|nome=Webfodder, Inc. -|sito=secure.bodylanguagevitamin.com|accesso=13 luglio 2016}}</ref>
* [[Sindrome metabolica]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Elizabeth M.|cognome=Maloney|data=1º settembre 2010|titolo=Chronic fatigue syndrome is associated with metabolic syndrome: results from a case-control study in Georgia|rivista=Metabolism: Clinical and Experimental|volume=59|numero=9|pp=1351–1357|accesso=13 luglio 2016|doi=10.1016/j.metabol.2009.12.019|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20102774|nome2=Roumiana S.|cognome2=Boneva|nome3=Jin-Mann S.|cognome3=Lin}}</ref>
* Disturbi ginecologici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Roumiana S.|cognome=Boneva|data=1º gennaio 2011|titolo=Gynecological history in chronic fatigue syndrome: a population-based case-control study|rivista=Journal of Women's Health (2002)|volume=20|numero=1|pp=21–28|accesso=13 luglio 2016|doi=10.1089/jwh.2009.1900|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21091051|nome2=Elizabeth M.|cognome2=Maloney|nome3=Jin-Mann|cognome3=Lin}}</ref> e [[Sindrome dell'ovaio policistico]] (PCOS)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=B. L.|cognome=Harlow|data=28 settembre 1998|titolo=Reproductive correlates of chronic fatigue syndrome|rivista=The American Journal of Medicine|volume=105|numero=3A|pp=94S–99S|accesso=13 luglio 2016|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9790489|nome2=L. B.|cognome2=Signorello|nome3=J. E.|cognome3=Hall}}</ref>
* [[Celiachia]] e intolleranze al glutine
* [[Disbiosi]] e Sindrome da permeabilità intestinale
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== Eziologia e fisiopatologia ==
Essendo una malattia multifattoriale e non essendoci ancora marcatori biologici ed esami specifici universalmente acclarati, la CFS è difficile da identificare come un'entità nosografica singola e alcuni ricercatori la considerano come un "[[termine ombrello]]" per una grande varietà di malattie sottostanti, che possono andare dall'[[ansia]] correlata a intolleranza all'esercizio, a molte altre patologie che consistono in [[Sindrome da fatica cronica#Miopatie, neuropatie e metabolismo|danni neurologici o mitocondriali]], risultanti in insufficiente produzione di energia, o disfunzioni autoimmuni<ref name=guardian>{{Cita web|url=httphttps://www.theguardian.com/lifeandstyle/2016/apr/04/chronic-fatigue-syndrome-cfs-taken-seriously|titolo=Is chronic fatigue syndrome finally being taken seriously?|cognome=Cox|nome=David|sito=the Guardian|data=4 aprile 2016|accesso=10 giugno 2016}}</ref>.
Le possibili cause sono state divise in fattori neurologici, influenze, infezioni, fattori immunologici, fattori endocrini e fattori genetici.
 
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Le persone con diagnosi acclarata sembrano avere comunque una risposta immunitaria anomala, in particolare, un maggiore [[stress ossidativo]] che è generato da ridotta risposta immunitaria antiossidante, e maggiore quantità di [[interleuchina 10]] e [[toll-like receptor]] 4. Molte di queste risposte immunitarie sono correlate con il sintomo di malessere post-esercizio.<ref name="pmid 24974723" />
 
Una ricerca italiana prevede anche la CFS come evoluzione, spontanea o dovuta a fattori esterni come trattamenti a base di L-[[triptofano]] o cambiamenti nella dieta, della [[mialgia]] [[miosite eosinofilica|eosinofilica]], cioè il [[dolore muscolare]] causato dall'aumento dei [[globuli bianchi]] [[eosinofili]] nel sangue ([[eosinofilia]]), solitamente dovuto a reazioni autoimmuni come, specialmente, le [[allergie]] gravi.<ref>[httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8033924 Chronic fatigue: a peculiar evolution of eosinophilia myalgia syndrome following treatment with L-tryptophan in four Italian adolescents.]</ref> Anomalie nei globuli bianchi di questo tipo, addetti ad esempio a degradare l'[[istamina]] emessa dai [[basofili]] che provoca le reazioni allergiche, con incrementi nel numero, e nel livello della proteina cationica e della proteina X rilasciate, con altre manifestazioni multisistemiche ([[Esofagite eosinofila|esofagite]], [[gastroenterite eosinofila|gastroenterite]], [[polmonite eosinofila|polmonite]] eosinofiliche), sono state altrimenti osservate in passato da ricercatori italiani e in seguito di altri paesi, in alcuni pazienti affetti da allergie e CFS.<ref>Conti F1, Magrini L, Priori R, Valesini G, Bonini S. ''Eosinophil cationic protein serum levels and allergy in chronic fatigue syndrome'', Università La Sapienza, 1996</ref><ref>Richard S. Schacterle, Fabrizio Conti, Laura Magrini, Anthony L. Komaroff & Guido Valesini, ''Increased Eosinophil Protein X Levels in Chronic Fatigue Syndrome''', Journal of Chronic Fatigue Syndrome, Volume 9, 2001</ref><ref>TIMOTHY CRAIG, D.O., and SUJANI KAKUMANU, ''Chronic Fatigue Syndrome: Evaluation and Treatment''</ref><ref>Bristol Sorensen, MS, Joanne E. Streib, BA, Matthew Strand, PhD, Barry Make, MD, Patricia C. Giclas, PhD, Monika Fleshner, PhD, e and James F. Jones, MD, ''Complement activation in a model of chronic fatigue syndrome''</ref> Secondo una ricerca di scienziati cinesi del 2015, l'[[atopia]], ovvero la predisposizione a sviluppare allergie, e le manifestazioni autoimmuni sono associate ad una maggiore incidenza della CFS, mentre nei pazienti si ritrova anche una quantità maggiore di istamina.<ref>Tse-Yen Yang, PhD, Haung-Tsung Kuo, MD, Hsuan-Ju Chen, MSc, Chih-Sheng Chen, MD, Wei-Ming Lin, MD, Shin-Yi Tsai, MD, Chua-Nan Kuo, MD, and Chia-Hung Kao, MD, ''Increased Risk of Chronic Fatigue Syndrome Following Atopy. A Population-Based Study''</ref>
 
===Anomalie fisiche ed endocrine===
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===Altro===
Anche traumi fisici, scheletrici e muscolari, in aggiunta a disturbi psicologici possono indebolire l'organismo aumentando il senso di fatica. Ulteriori ipotesi coinvolgono un'intossicazione cronica o esposizione prolungata a livelli molto bassi e difficili da individuare, di sostanze pericolose, quali [[metalli pesanti]] ([[avvelenamento da cadmio|cadmio]], [[saturnismo|piombo]], [[avvelenamento da mercurio|mercurio]] degli [[amalgama dentale|amalgama dentali]]<ref>Kern JK, et al., [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25617876 ''Evidence supporting a link between dental amalgams and chronic illness, fatigue, depression, anxiety, and suicide.'']</ref>, [[avvelenamento da arsenico|arsenico]], [[alluminio]], ecc.), [[insetticidi]], [[pesticidi]] e altri prodotti contenenti [[organofosfati]]<ref>Reid S, ''Metal, Multiple Chemical Sensitivity and Chronic Fatigue Syndrome in British Gulf War Veterans'', in American Journal of Epidemiology, vol. 153, nº 6, 2001, pp. 604–9, DOI:10.1093/aje/153.6.604.</ref>, [[radiazioni ionizzanti]] a basso livello (es. [[uranio impoverito]], o [[Incidente nucleare|incidenti nucleari]] apparentemente lontani ma con possibile [[Fallout nucleare|fallout radioattivo]] secondario a grande distanza e/o contaminazioni del cibo<ref>Come avvenuto in Francia dopo il [[disastro di Černobyl']]</ref>) o [[armi chimiche]], come ipotizzato per i soldati affetti dalla [[sindrome della guerra del Golfo]].<ref>[http://chronicfatiguesyndrome.net.au/causes.html The causes of CFS]</ref><ref>National Toxicology Program (June 2012). [https://web.archive.org/web/20170216011135/https://ntp.niehs.nih.gov/ntp/ohat/lead/final/monographhealtheffectslowlevellead_newissn_508.pdf "NTP monograph on health effects of low-level lead"] (PDF). NTP Monogr. Research Triangle Park: US Department of Health and Human Services, pp. 27 e segg. PMID 23964424.</ref> Le ricerche compiute in ambito civile e militare inerenti alla sindrome del Golfo - che di fatto si manifesta in forma di CFS, [[fibromialgia]], [[sindrome dell'intestino irritabile]], [[dispepsia funzionale]] o altri disordini funzionali dell'apparato gastroenterico<ref>http://www.publichealth.va.gov/exposures/gulfwar/medically-unexplained-illness.asp</ref> - evidenziano possibili compromissioni di tipo mitocondriale<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Hayley J.|cognome=Koslik|data=27 marzo 2014|titolo=Mitochondrial Dysfunction in Gulf War Illness Revealed by 31Phosphorus Magnetic Resonance Spectroscopy: A Case-Control Study|rivista=PLOS ONE|volume=9|numero=3|pp=e92887|accesso=13 luglio 2016|doi=10.1371/journal.pone.0092887|url=http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0092887|nome2=Gavin|cognome2=Hamilton|nome3=Beatrice A.|cognome3=Golomb}}</ref> e chimico-tossicologico<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Roberta F.|cognome=White|data=1º gennaio 2016|titolo=Recent research on Gulf War illness and other health problems in veterans of the 1991 Gulf War: Effects of toxicant exposures during deployment|rivista=Cortex|volume=74|pp=449–475|accesso=13 luglio 2016|doi=10.1016/j.cortex.2015.08.022|url=httphttps://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0010945215003329|nome2=Lea|cognome2=Steele|nome3=James P.|cognome3=O'Callaghan}}</ref>.
 
L'Università Australiana di Griffith ha annunciato una scoperta che potrebbe aiutare a illuminare le cause della malattia, avendo individuato un nuovo recettore del sistema immunitario, importante per il movimento del [[calcio (elemento)|calcio]] all'interno delle cellule, che risulterebbe significativamente ridotto nei pazienti con CFS/ME, come accade nei pazienti con [[tetania]] normocalcemica a livello dei [[canali del calcio]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=T.|cognome=Nguyen|data=31 maggio 2016|titolo=Novel identification and characterisation of Transient receptor potential melastatin 3 ion channels on Natural Killer cells and B lymphocytes: effects on cell signalling in Chronic fatigue syndrome/Myalgic encephalomyelitis patients|rivista=Biological Research|volume=49|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1186/s40659-016-0087-2|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4888729/|nome2=D.|cognome2=Staines|nome3=B.|cognome3=Nilius}}</ref>.
 
Recentemente la ricerca sulla CFS si sta focalizzando in modo particolare sulla microbiologia<ref>{{Cita web|url=http://microbediscovery.org/|titolo=Home|sito=The Microbe Discovery Project|lingua=en|accesso=10 giugno 2016}}</ref> e sul ruolo della permeabilità, della disbiosi e del microbiota intestinali<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Dorottya|cognome=Nagy-Szakal|data=2017-04-26|titolo=Fecal metagenomic profiles in subgroups of patients with myalgic encephalomyelitis/chronic fatigue syndrome|rivista=Microbiome|volume=5|numero=1|pp=44|accesso=2017-05-28|doi=10.1186/s40168-017-0261-y|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28441964|nome2=Brent L.|cognome2=Williams|nome3=Nischay|cognome3=Mishra}}</ref><ref name=":2" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Navena|cognome=Navaneetharaja|data=6 giugno 2016|titolo=A Role for the Intestinal Microbiota and Virome in Myalgic Encephalomyelitis/Chronic Fatigue Syndrome (ME/CFS)?|rivista=Journal of Clinical Medicine|volume=5|numero=6|pp=55|lingua=en|accesso=11 giugno 2016|doi=10.3390/jcm5060055|url=http://www.mdpi.com/2077-0383/5/6/55|nome2=Verity|cognome2=Griffiths|nome3=Tom|cognome3=Wileman}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sanjay K.|cognome=Shukla|data=18 dicembre 2015|titolo=Changes in Gut and Plasma Microbiome following Exercise Challenge in Myalgic Encephalomyelitis/Chronic Fatigue Syndrome (ME/CFS)|rivista=PLoS ONE|volume=10|numero=12|accesso=10 giugno 2016|doi=10.1371/journal.pone.0145453|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4684203/|nome2=Dane|cognome2=Cook|nome3=Jacob|cognome3=Meyer}}</ref>, suggerendo anche percorsi terapeutici correlati, alcuni peraltro sperimentati pionieristicamente in Australia con risultati, pubblicati nel 2012<ref name=":4">{{Cita pubblicazione|nome=Informit - RMIT Training PTY LTD|cognome=(https://www.informit.org/researchers/who-is-informit)|data=December 2012|titolo=The GI microbiome and its role in Chronic Fatigue Syndrome: A summary of bacteriotherapy|rivista=Journal of the Australasian College of Nutritional and Environmental Medicine|volume=31|numero=3|lingua=en|accesso=2017-10-23|url=http://search.informit.com.au/documentSummary;dn=119626231492520;res=IELHEA}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.cdd.com.au/pdf/publications/All%20Publications/2013%20-%20The%20GI%20microbiome%20and%20its%20role%20in%20CFS%20-%20ACNEM%20paper.pdf|titolo=The GI Microbiome and its role in Chronic Fatigue Syndrome: a Summary of Bacteriotherapy|autore=Thomas J. Borody, MD, PhD; Anna Nowak, BMedSci; Sarah Finlayson, BSc (Adv) Hons|editore=ACNEM Journal Vol 31|data=No 3 – December 2012|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160604180753/http://www.cdd.com.au/pdf/publications/All%20Publications/2013%20-%20The%20GI%20microbiome%20and%20its%20role%20in%20CFS%20-%20ACNEM%20paper.pdf|dataarchivio=4 giugno 2016}}</ref><ref name=":6">{{Cita pubblicazione|nome=T.|cognome=Thurm|data=2017-04-28|titolo=Fecal Microbiota Transplantation for Fibromyalgia: A Case Report and Review of the Literature|rivista=Open Journal of Gastroenterology|volume=07|numero=04|pp=131|lingua=en|accesso=2017-10-23|doi=10.4236/ojgas.2017.74015|url=http://www.scirp.org/journal/PaperInformation.aspx?PaperID=75761&#abstract|nome2=J. N.|cognome2=Ablin|nome3=D.|cognome3=Buskila}}</ref>, persino più incoraggianti del tradizionale approccio farmacologico<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ansel|cognome=Collatz|data=23 maggio 2016|titolo=A Systematic Review of Drug Therapies for Chronic Fatigue Syndrome/Myalgic Encephalomyelitis|rivista=Clinical Therapeutics|accesso=11 giugno 2016|doi=10.1016/j.clinthera.2016.04.038|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27229907|nome2=Samantha C.|cognome2=Johnston|nome3=Donald R.|cognome3=Staines}}</ref>.
 
Nell'agosto 2016 la National Academy of Science ha pubblicato una ricerca<ref name=":3" /> dell'University of California di San Diego che indica che, nonostante le diverse forme di CFS e i diversi fattori scatenanti, la risposta metabolica cellulare è la stessa in tutti i pazienti ed è simile allo “stato Dauer” che si osserva in alcuni organismi e che entra in gioco quando stress ambientali innescano un rallentamento del metabolismo per consentire la sopravvivenza in condizioni che altrimenti potrebbero causare la morte delle cellule.
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Nel febbraio 2017 una ricerca americana ha fornito una prova neurofisiologica oggettiva del fenomeno del malessere post-sforzo<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Dane B.|cognome=Cook|data=16 febbraio 2017|titolo=Neural Consequences of Post-Exertion Malaise in Myalgic Encephalomyelitis/Chronic Fatigue Syndrome|rivista=Brain, Behavior, and Immunity|accesso=2 marzo 2017|doi=10.1016/j.bbi.2017.02.009|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28216087|nome2=Alan R.|cognome2=Light|nome3=Kathleen C.|cognome3=Light}}</ref>
 
La CFS viene altresì indagata come malattia associata a sensibilità ambientale. In questo ambito una ricerca italo-russa ha evidenziato varianti genetiche specifiche per i pazienti di Fibromialgia e CFS connesse alla mediazione dell'[[ossido d'azoto]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Chiara|cognome=De Luca|data=1º gennaio 2015|titolo=Role of polymorphisms of inducible nitric oxide synthase and endothelial nitric oxide synthase in idiopathic environmental intolerances|rivista=Mediators of Inflammation|volume=2015|pp=245308|accesso=13 luglio 2016|doi=10.1155/2015/245308|url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25878398|nome2=Agnese|cognome2=Gugliandolo|nome3=Carlo|cognome3=Calabrò}}</ref>, varianti già indicate come possibile spiegazione a casi di [[sensibilità chimica multipla]] in precedenti studi americani.<ref>Pall ML, Elevated nitric oxide/peroxynitrite theory of multiple chemical sensitivity: central role of N-methyl-D-aspartate receptors in the sensitivity mechanism, in Environ. Health Perspect., vol. 111, nº 12, September 2003, pp. 1461–4, DOI:10.1289/ehp.5935.</ref><ref>Biological definition of multiple chemical sensitivity from redox state and cytokine profiling and not from polymorphisms of xenobiotic-metabolizing enzymes, in Toxicology and Applied Pharmacology, vol. 248, nº 3, 2010, pp. 285–92, DOI:10.1016/j.taap.2010.04.017</ref>
 
== Prognosi e trattamento ==
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L'immunomodulatore [[wikipedia:Rintatolimod|Rintatolimod]] ha il primato di essere il primo farmaco approvato per la ME/CFS<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://paolomaccallini.wordpress.com/2016/08/26/ampligen-approvato-in-argentina-per-la-cfs/|titolo=Ampligen approvato in Argentina per la ME/CFS|pubblicazione=paolomaccallini|data=2016-08-26|accesso=2017-10-23}}</ref>, tuttavia la sua efficacia<ref>{{Cita pubblicazione|nome=William M.|cognome=Mitchell|data=June 2016|titolo=Efficacy of rintatolimod in the treatment of chronic fatigue syndrome/myalgic encephalomyelitis (CFS/ME)|rivista=Expert Review of Clinical Pharmacology|volume=9|numero=6|pp=755–770|accesso=2017-10-23|doi=10.1586/17512433.2016.1172960|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27045557}}</ref> è controversa.
 
I Prof.Hornig e Montoya, i quali hanno ricevuto entrambi finanziamenti dal NIH per identificare i sottogruppi della CFS, ritengono che debbano esserci terapie differenziate a seconda del tipo di CFS<ref name="guardian" />, citando espressamente come possibili alternative di trattamento terapeutico: [[antibiotici]], [[antivirali]], l'[[Immunoterapia specifica|immunoterapia]], trattamenti [[probiotici]] o la terapia di sostituzione dei lipidi di membrana<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=http://www.drcourtneycraig.com/blog/lrtthearpy|titolo=Mending the Mitochondria: Lipid Replacement Therapy for Chronic Fatigue Syndrome|pubblicazione=Dr Courtney Craig|accesso=2017-10-23}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Garth L.|cognome=Nicolson|data=2006-01-01|titolo=Lipid Replacement and Antioxidant Nutritional Therapy for Restoring Mitochondrial Function and Reducing Fatigue in Chronic Fatigue Syndrome and Other Fatiguing Illnesses|rivista=Journal of Chronic Fatigue Syndrome|volume=13|numero=1|pp=57–68|accesso=2017-10-23|doi=10.1300/J092v13n01_06|url=httphttps://dx.doi.org/10.1300/J092v13n01_06|nome2=Rita|cognome2=Ellithorpe}}</ref>.
 
Un approccio terapeutico che ha mostrato risultati apprezzabili è quello che riguarda la cura della permeabilità intestinale<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Maes|data=December 2008|titolo=Normalization of leaky gut in chronic fatigue syndrome (CFS) is accompanied by a clinical improvement: effects of age, duration of illness and the translocation of LPS from gram-negative bacteria|rivista=Neuro Endocrinology Letters|volume=29|numero=6|pp=902–910|accesso=2017-10-23|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19112401|nome2=Jean-Claude|cognome2=Leunis}}</ref> e della [[disbiosi]].<ref name=":4" /><ref name=":5" /><ref name=":6" />