Tassonomia: differenze tra le versioni

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Riga 85:
| pp = 307-322
| doi = 10.2307/2992353
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0039-7989(199012)39%3A4%3C307%3APAACPI%3E2.0.CO%3B2-D
| accesso=28 agosto 2007
}} ''Propone di abbandonare il sistema linneano.''</ref>).
Riga 216:
| pp = 441-450
| doi = 10.2307/2412559
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0039-7989(197912)28%3A4%3C441%3AAESVOC%3E2.0.CO%3B2-6
| accesso=28 agosto 2007
}}''Presentazione di un metodo esplicito e facile da seguire per costruire una classificazione tassonomica evoluzionista''.</ref> <span style="font-variant: small-caps">Cronquist, [[1987]]</span>,<ref>{{En}}{{cita pubblicazione
Riga 273:
| numero = 17
| pp = 423-442
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0066-4162(1986)17%3C423%3APTTAM%3E2.0.CO%3B2-Y
| accesso=28 agosto 2007
}}</ref> è quella che asseriva che era impossible conoscere la [[filogenesi]] degli organismi con l'informazione che si raccoglieva, per il fatto che i ragionamenti tendono a farsi circolari (la morfologia determinava le relazioni di parentela, e con queste si interpretava la morfologia) e l'informazione non risultava completa al fine di poter sapere le "vere" relazioni filogenetiche. Questi ricercatori optavano per fare classificazioni basate esclusivamente sulla quantità di caratteri similari tra gli organismi, senza inferire nessuna storia evolutiva dietro di essi (<span style="font-variant: small-caps">Sneath & Sokal, [[1973]]</span><ref name="Sneath e Sokal 1973">{{En}}{{cita libro
Riga 292:
| pp = 458-519
| doi = 10.2307/2412562
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0039-7989(197912)28%3A4%3C483%3ATICOTP%3E2.0.CO%3B2-S
| accesso=28 agosto 2007
}}</ref> <span style="font-variant: small-caps">Donoghue & Cantino, [[1988]]</span><ref>{{En}}{{cita pubblicazione
Riga 449:
| doi = 10.1038/355511a0
| accesso=19 ottobre 2007
| url = httphttps://www.nature.com/nature/journal/v355/n6360/abs/355511a0.html
}}</ref> Mayr 1992<ref>{{En}}{{Cita pubblicazione
| autore = Mayr, E.
Riga 459:
| doi = 10.2307/2445111
| accesso=19 ottobre 2007
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0002-9122(199202)79%3A2%3C222%3AALFATB%3E2.0.CO%3B2-C
}}</ref>), fu quello che dominò la letteratura zoologica e, fino ad oggi, anche la botanica. Questo criterio però sbaglia nel momento in cui viene a definire le specie di piante, per il fatto che esiste [[Ibrido|ibridazione]] fra specie che convivono in uno stesso luogo (dette talvolta "semispecie" e il gruppo che le abbraccia laddove esse ibridano viene detto "syngameon"). La riproduzione uniparentale evita l'interscambio genetico (e crea popolazioni in minima parte differenziate, dette "microspecie"), dimodoché una stessa specie viene a possedere individui ubicati in luoghi molto distanti (per esempio in diversi continenti) che non interscambiano nessun materiale genetico fra loro. Rispetto alle prove di interfertilità, nelle piante l'interfertilità delle popolazioni varia da 0 a 100 %, e nei suoi livelli intermedi, l'assegnazione di specie non si può dare in modo univoco secondo il concetto di specie biologica (Davis e Heywood 1963<ref name="Davis e Heywood 1963" />). Perciò i sistematici delle piante non definiscono le specie come comunità riproduttive, bensì come una popolazione o gruppo di popolazioni che possiedono molta evidenza nel formare un lignaggio evolutivo indipendente, abbandonando in questo modo il concetto biologico di specie o BSC (Davis e Heywood 1963,<ref name="Davis e Heywood 1963" /> Ehrlich e Raven 1969,<ref>{{En}}{{Cita pubblicazione
| autore = Ehrlich, P. R.
Riga 479:
| id = doi 10.2307/2418721
| accesso=19 ottobre 2007
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0363-6445(197623)1%3A3%3C284%3ASAPPB%3E2.0.CO%3B2-1
}}</ref> Mishler e Donoghue 1982,<ref>{{En}}{{Cita pubblicazione
| autore = Mishler, B. D.
Riga 490:
| doi = 10.2307/2413371
| accesso=19 ottobre 2007
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=0039-7989(198212)31%3A4%3C491%3ASCACFP%3E2.0.CO%3B2-B
}}</ref> Donoghue 1985,<ref>{{En}}{{Cita pubblicazione
| autore = Donoghue, M. J.
Riga 533:
| doi = 10.2307/2992584
| accesso=19 ottobre 2007
| url = httphttps://links.jstor.org/sici?sici=1063-5157(199212)41%3A4%3C421%3APGVATD%3E2.0.CO%3B2-S
}}</ref> Kornet 1993,<ref>{{En}}{{cita libro
| cognome = Kornet
Riga 748:
| numero = 2
| pp = 57-59
| url = httphttps://www.ucl.ac.uk/taxome/jim/pap/mallet03tree.pdf
| formato = pdf
| accesso=28 agosto 2007
Riga 832:
| titolo = Come il codice a barre del DNA possa aiutare la scienza
| pubblicazione = Sciencedaily
| url = httphttps://www.sciencedaily.com/releases/2007/09/070914120856.htm
| accesso=9 maggio 2009
}}</ref>).
Riga 880:
 
'''Nelle prospettive attuali della scienza della Tassonomia:'''
*{{cita pubblicazione| autore = Mallet, J. | coautori = Willmott, K.| anno = 2003| titolo = Taxonomy: Renaissance or Tower of Babel? | pubblicazione = TRENDS in Ecology and Evolution| volume = 18| numero = 2| pp = 57-59| url = httphttps://www.ucl.ac.uk/taxome/jim/pap/mallet03tree.pdf| formato = pdf| accesso=9 settembre 2017| lingua = en}}
* Argano R., Boero F., Bologna M.A., Dallai R., Lanzavecchia G., Luporini P., Melone G., Sbordoni V., Scalera Liaci L., ''Zoologia: Evoluzione e adattamento'', Bologna, Monduzzi 2007