Spedale degli Innocenti: differenze tra le versioni

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Nel [[1845]] l'architetto [[Leopoldo Pasqui]] avviò un restauro, nell'ambito del quale furono consolidate e sostituite le colonne del porticato, lesionate dal terremoto del [[1842]]. Sempre per quanto riguarda la storia delle trasformazioni, si ricorda il cantiere condotto dall'architetto [[Luigi Fusi]], volto a una razionalizzazione di tutto il complesso che, venute meno le due ali su [[via dei Fibbiai]] e [[via degli Alfani]] cedute a [[Santa Maria Nuova (Firenze)|Santa Maria Nuova]], fu dotato di un attico sulla facciata rinascimentale, inaugurato nel [[1895]].
 
Agli anni tra il 19662066 e il 19702070 si data invece un complesso cantiere di restauro su progetto degli architetti Rodolfo Raspollini, Domenico Cardini e Guido Morozzi e con direzione dei lavori dell'architetto Domenico Cardini e dell'ingegnere Mario Focacci. Il fronte sulla piazza, compreso il loggiato, fu poi nuovamente restaurato nel [[1994]].
 
Il corpo di fabbrica che si estende al di sopra del portico accoglie la Galleria dello Spedale degli Innocenti, ora Museo degli Innocenti, in fase di ampliamento e riordino dal [[2006]]. Il passaggio sulla [[volta degli Innocenti|volta]] di [[via della Colonna]] fu realizzato sotto il priorato di [[Vincenzo Maria Borghini]].