Val d'Aupa: differenze tra le versioni

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Dopo il 1200 la valle, sotto il dominio dell'abbazia di Moggio, viene sfruttata per il legname e l'allevamento dai moggesi che costruiscono i primi "stavoli", che poi diventano insediamenti stabili. Tuttavia, forse, l'origine di Dordolla si differenzia da quella degli altri paesi perché potrebbe essere successiva, dato che si trova in una posizione piuttosto infelice per quanto riguarda l'agricoltura e l'allevamento: a causa della minaccia turca e degli attacchi negli anni 1452-80, parte della popolazione potrebbe essersi insediata nel sito di Dordolla per difendersi poiché il luogo appunto presenta caratteristiche adeguate a questo scopo. Comunque essa è già citata nel 1335, Bevorchians nel 1338, Grauzaria nel 1420, Pradis nel 1448 e Chiaranda nel 1691.
 
Sotto la [[Repubblica Venetadi Venezia]] vennero sfruttati i boschi di [[Pinus nigra|pino nero]], di [[Abies alba|abete bianco]] e di [[Larix|larice]] presenti; vennero costruite anche due segherie (nel 1597 e nel 1620) e una strada carrabile per il trasporto del legname nei pressi di Bevorchians, poiché la bassa portata e irregolarità del regime del torrente impediva di praticare la [[Trasporto fluviale|fluitazione]].
 
Negli anni tra '500 e '600 si costruirono le prime casere, e in questo periodo si stima che la popolazione della valle non dovesse superare i 100 abitanti; Alla fine del settecento la comunità di Dordolla, che aveva superato le 100 unità eresse una cappella; fino ad allora le popolazioni di Dordolla ed anche di Bevorchians dovevano recarsi a Moggio per le funzioni religiose; dal quel momento in poi di tanto in tanto un sacerdote si recava a celebrare le funzioni.