Nel [[1885]] il fisicomatematico [[Johann Jakob Balmer]] notò che la [[lunghezza d'onda]] di 3645.6 Å (ora nota come ''limite di Balmer B''), era correlata con ciascuna delle righe osservate nel visibile. QualsiasiStudiando le regolarità negli spettri a righe degli [[numero interoatomo|atomi]],<ref>J. maggioreBalmer, di''Notiz 2über die Spectrallinien des Wasserstoffes'', elevatoVerhandlungen alder quadratoNaturforschenden eGesellschaft diviso7, per1885.</ref> ilscoprì quadratoche dile selunghezze stessod'onda menonella 4,parte moltiplicatovisibile perall'occhio taleumano valore(intervallo fornivacompreso lafra lunghezzai d380 nm ed i 760 nm) dello spettro dell'onda[[idrogeno]] dipotevano unaessere dellerappresentate righe.con grande Laprecisione da una formula èche le correlava a dei numeri interi: