Basilica di Superga: differenze tra le versioni

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Intanto il 26 agosto [[1730]] fu fondata la "Reale Congregazione della Madonna di Superga", che nel [[1833]] prese il nome di [[Accademia ecclesiastica di Superga]]. Fu soppressa il 29 maggio [[1855]].
 
Nel [[1800]] (anno VII della Repubblica) si era avanzata l'ipotesi di trasformare la basilica in un "Tempio della Riconoscenzaiconoscenza". Le tombe dei Savoia, che erano ivi tumulate, rischiavano di essere traslate altrove per lasciar posto alle ceneri dei piemontesi caduti al fianco dei giacobini: nulla di ciò venne effettuato.
 
Gianfranco Gallo-Orsi descrive il fatto sul volume: “Le ore povere e ricche del Piemonte” Editore Bottega d’Erasmo, sotto gli auspici del Lions Club Torino Castello. Ottobre 1982.
 
1799: il Comitato dei 25 decreta la spogliazione della Basilica di Superga.
 
Il 7 gennaio 1799 nevicava e violente folate di vento obbligavano i torinesi, che la mattina uscivano di casa, a camminare lungo i muri degli stabili. Dobbiamo immaginare il loro stupore alla lettura di un manifesto che, in molte copie, era stato affisso nella notte. Eccone il testo: «Saranno tolte dalla Basilica di Superga e dal sotterraneo tutte le insegne e le iscrizioni donde si possa ricavare memoria della causa della sua erezione e dei Re che la consacrarono al loro fasto. Il sotterraneo sarà mondato dalle ceneri dei Re e dei Principi in esso raccolte. In luogo delle insegne principesche e delle divise reali, saranno collocati gli emblemi della libertà e dell’ugualianza; il Tempio di Superga riceverà le ceneri dei patrioti piemontesi e degli uomini illustri».
 
Il decreto era stato emanato il giorno prima e la disposizione, nella sua forma iniziale, prevedeva l’abbattimento della Basilica e solo l’opposizione di pochi aveva evitato il peggio. Nel Comitato che reggeva, anche se solo formalmente, il Piemonte (occupato dai francesi, ma non ancora giuridicamente unito alla Francia, come avverrà pochi mesi dopo e per pochi guiorni) si litigò sulla dicitura del Decreto perchè ricordare i “patrioti” e “gli uomini illustri”, poteva far sembrare che i patrioti non fossero illustri.
 
I rivoluzionari piemontesi, in realtà, cercavano di imitare la convenzione francese che aveva, nel 1793, decretato l’abbattimento di Notre Dame, dedicata poi, invece, alla Dea Ragione (impersonata dalla prima ballerina dell’Opera), disponendo, comunque, la rimozione delle statue dei Re di Giuda dalla facciata, nel timore che rappresentassero i monarchi francesi.
 
Per attuare l’epica impresa della spogliazione di Superga (che ricordava le vicende di Saint-Denis e di Hautecombe) venne organizzato un corteo di scamiciati, ma avvenne l’incredibile:il generale Grouchy, per ingraziarsi il quale la deliberazione era stata presa, dimostrò di averepiù buon senso dei rivoluzionari piemontesi e vietò la profanazione del Tempio.
 
Nel [[1884]] è stata aperta una [[Tranvia Sassi-Superga|funicolare]] basata sul sistema Agudio che collegava la sommità della collina di Superga (a poche centinaia di metri dalla Basilica) con il quartiere Sassi in Torino. La linea, lunga circa 3,1 km, è stata elettrificata e trasformata in tranvia a cremagliera nel [[1934]]. La linea è tuttora in funzione con il materiale rotabile del [[1934]] (le motrici) e del [[1884]] (i vagoni).