Raffaele Casimiri: differenze tra le versioni

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Tornato nel seminario di Perugia, il 21 giugno [[1903]] Raffaele Casimiri ricevette l'ordinazione sacerdotale. Fu subito chiamato a insegnare musica a [[Calvi (Italia)|Calvi]], [[Teano]] e [[Capua]].
 
Il 22 novembre [[1906]], ritornato a [[Perugia]] fondò la Cappella Laurenziana al servizio della [[Cattedrale di San Lorenzo (Perugia)|cattedrale di San Lorenzo]] formata da un centinaio di cantori, facendosi apprezzare come direttore di coro. A partire dal 1º gennaio [[1907]] diede inizio, con l'approvazione dello stesso papa [[Pio X]], alla pubblicazione di ''Psalterium: rivista ceciliana mensile per la cultura delle scholae cantorum'', di cui egli fu ideatore, fondatore e direttore. <br>
Qualche mese dopo, su ordine del papa [[Pio X]], Casimiri fu inviato a [[Vercelli]], la diocesi di [[Eusebio di Vercelli|Sant'Eusebio]], dove organizzò una grande ''schola cantorum'', la Cappella Eusebiana, formata da 120 elementi.
 
Per desiderio dello stesso pontefice, nonostante la forte opposizione del cardinale [[Gaetano De Lai]], fu chiamato a Roma nel novembre [[1911]], al servizio della [[basilica di San Giovanni in Laterano]], dove il Capitolo lo nominò per acclamazione [[maestro di cappella]].
 
ContemporaneamenteA Roma, dal 1912, insegnò musicacanto nelgregoriano al [[Pontificio Seminario Romano Maggiore]], mentree laalla Scuola Superiore di Musica Sacra lo(più nominò insegnante di canto gregoriano e di polifonia. Gli venne altresì affidata la direzione deltardi [[Pontificio istitutoIstituto di musicaMusica sacraSacra]]), dove perdal oltre1927 30fu annianche ricoprìdocente ladi cattedrapaleografia dimusicale composizionee polifonia sacra.
 
Alla guida della Società Polifonica Romana, fondata a Roma nel [[1918]], svolse numerose tournée negli [[USA]], in [[Canada]], in tutta [[Europa]] e in [[America Latina]], arrivando addirittura ad essere ricevuto alla [[Casa Bianca]] dal Presidente degli Stati Uniti.<ref>{{cita news|url=http://www.madeingualdo.it/it/persone/45-casimiri-la-piu-bella-ambasceria-del-genio-italico.html|titolo=La più bella ambasceria del genio italico|pubblicazione=madeingualdo.it|data=marzo 2013}}</ref>
 
L'ultima apparizione pubblica della Società Polifonica Romana avvenne a Roma nel marzo del [[1940]] in occasione del ventesimo anniversario della sua fondazione.
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Nel 1924 fondò la rivista ''Note d'archivio per la storia musicale'', che apparve sotto la sua direzione fino al 1943.<ref>Elvidio Surian, [https://www.ripm.org/pdf/Introductions/NARintroor.pdf "Note d’archivio per la storia musicale (1924-1927, 1930-1943)", ''Répertoire international de la presse musicale'']</ref> In essa trovarono largo spazio saggi sulla storia delle cappelle musicali di molte cattedrali, chiese e istituzioni ecclesiastiche italiane, basati su documentazione archivistica perlopiù di prima mano, in evidente contrasto con gli studi musicologici di stampo idealistico che dominavano la cultura italiana della prima metà del Novecento. Casimiri stesso aveva preparato per questa rivista il saggio ''Memorie e documenti per la storia liturgico-musicale della Chiesa Lateranense'', destinato a occupare per intero le annate V e VI (1928-1929), ma che, pur giunto allo stato di bozze impaginate, non fu mai pubblicato.<br>
Tra le sue pubblicazioni: ''Giovanni Pierluigi da Palestrina: nuovi documenti biografici'' (1918 e 1922); ''Il Codice 59 dell'Archivio musicale lateranense, autografo di Giovanni Pierluigi da Palestrina'' (1919); ''Orlando di Lasso, maestro di cappella al Laterano nel 1553'' (1920); ''Ercole Bernabei, Maestromaestro della cappella musicale lateranense. 5 luglio 1665-3 marzo 1667'' (1920).<ref>Molti dei suoi scritti furono da lui raccolti e ripubblicati nel volume ''Cantantibus organis: raccolta di scritti per la cultura delle Scholae Cantorum'' (Roma, Psalterium, 1924)</ref><br>
Sotto la direzione di Casimiri fu intrapresa la pubblicazione de ''Le opere complete di Giovanni Pierluigi da Palestrina'', di cui curò personalmente i primi ventitrequindici volumi. Dopo la sua morte, l'edizione delle opere palestriniane venne continuata da Lavinio Virgili e [[Knud Jeppesen]], ma, tra il 1955 e il 1999, fu poi completata essenzialmente grazie al lavoro del musicologo Lino Bianchi.<br>
 
LavoròCasimiri lavorò assiduamente per la riforma e la restaurazione del canto sacrogregoriano e della musica religiosa, secondo la tradizione dei grandi polifonisti italianidel Cinquecento (in particolare [[Giovanni Pierluigi da Palestrina|Palestrina]]).<br>
A Casimiri si deve la musica del popolare canto liturgico mariano ''Lieta armonia'' (1909).
 
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* Carlo Cancellotti, ''"Mons. Raffaele Casimiri sacerdote e maestro"''. Perugia, 1966
* {{cita libro | autore=R. Sabatini | anno=2016 | titolo=Musica in Umbria | editore=Morlacchi | isbn=978-88-6074-799-0}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/casimiro-raffaele-casimiri_(Dizionario-Biografico)/ M. Caraci, ''Casimiri, Casimiro Raffaele'', in Dizionario biografico degli italiani, vol. 21, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1978]
 
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