Solitudine: differenze tra le versioni

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A pag. 275 (nel cap. ''Il potere della connessione sociale'') J.T.C spiega come nella [[mente]] la [[fede]] (delle persone isolate) si [[idealismo|idealizza]] spontaneamente con le proprie [[idee]] (giuste e/o sbagliate) per il bisogno di [[antropomorfismo|antropomorfizzare]]; il successo delle mega-chiese americane nei sobborghi urbanizzati è dovuto quindi al bisogno umano di [[intimità|incontro]], [[socializzazione (sociologia)|riunione]] e appartenenza [[collettivo|collettiva]].
 
Il [[saggio]] conclude che l'uomo come essere sociale non può fare a meno degli altri per tempi molto lunghi, ma seguiresegue un cammino di benessere psicofisico tendenzialmente condizionato da [[comportamento|comportamenti]] [[etica|etici]] [[collaborazione|collaborativi]].
 
Per il teologo luterano [[Dietrich Bonhoeffer]], solo chi è capace di solitudine è capace di comunione.