Modello a cavo: differenze tra le versioni

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Versione delle 01:10, 22 ago 2007

L'onda di depolarizzazione è in realtà una corrente ionica che viaggia attraverso particolari fibre dette assoni(Vd assone). Nel modello a cavo possiamo immaginare gli assoni come particolari linee di trasmissione costituite da resistenze e capacità.

File:Circ.JPG
Schema del modello a cavo


Consideriamo le proprietà di cavo dell'assone. In questa connessione la membrana dell'assone è costituita da una serie di elementi composti ognuno da una resistenza e da una capacità connesse in parallelo. Questi elementi sono interconnessi da una parte da una resistenza , che rappresenta la resistenza del plasma dell'assone e dall'altra da una resistenza , che rappresenta la resistenza del mezzo esterno. Quando un segnale si muove da un punto qualsiasi lungo l'assone, la sua energia decresce esponenzialmente in funzione della distanza secondo una legge del tipo:

dove è la lunghezza dell'assone. Per Δ costante, l dà la distanza per cui . In un assone tipico l= 1- 3 mm. Ovviamente la differenza di potenziale lungo l'assone genera delle correnti. Queste sono generalmente chiamate correnti locali del circuito. Per calcolare le correnti consideriamo un punto P in un assone supposto infinitamente lungo. Supponiamo che P sia sufficientemente lontano da qualsiasi elettrodo che generi correnti o differenze di potenziale. Poniamo che la corrente interna longitudinale a P sia , sia la corrente di membrana ed e siano rispettivamente la corrente esterna e la resistenza per lunghezza unitaria.

Correnti in un assone


Se non si fornisce corrente vicino a P, per mantenere il circuito chiuso, le correnti esterna ed interna devono soddisfare la condizione:



Dalla legge di Ohm per la superficie esterna della membrana si ha:



E per la superficie interna:



Con


Dalle equazioni precedenti si ottiene:



Inoltre, poiché:



Si ha:


Quest'ultima equazione mostra che sotto queste condizioni la corrente di membrana è proporzionale alla derivata seconda del potenziale di membrana. Il potenziale di azione è, per avere una buona approssimazione, un fenomeno monobasico. La sua derivata prima è quindi bifasica e la derivata seconda trifasica. Gli esperimenti sugli assoni dei calamari giganti hanno dimostrato che la corrente di membrana è data dall'equazione:



Dove i termini rappresentano una specifica corrente ionica di membrana. Mettendo insieme la precedenti equazioni si ottiene:



Per risolverla dobbiamo poter derivare per x e t in entrambi i membri dell'equazione. Il lavoro del potenziale d'azione lungo l'assone è simile ad un fascio d'onde. Quindi, servendoci della teoria delle onde, abbiamo per un potenziale che si propaga come un'onda:



dove è la velocità di propagazione dell'onda. Assumendo che la velocità di propagazione dell'impulso nel nervo sia costante, otteniamo:


:


Una volta determinato sperimentalmente questa equazione può essere risolta. Comunque quest'ultima può essere risolta anche numericamente. Si introduce a tal fine il valore tipico di . Se questo valore non è noto, può essere supposto. Se si ipotizza un valore troppo grande, tende all'infinito, se troppo piccolo tende a zero. Si può fare l'ipotesi che sia corretto nella sua direzione fino a che non ritorna al livello che resta alla fine del potenziale d'azione. Il grafico seguente illustra schematicamente il comportamento di e della corrente di membrana . In particolare si può notare la natura trifasica di :

Andamento di e di


Il grafico mostra le correnti ioniche separate in funzione del tempo in un punto lungo l'assone. Si può notare che inizialmente è all'incirca . Dopo e cancellano quasi completamente qualsiasi altro contributo entro 2 msec. e rappresentano le correnti dovute al meccanismo della pompa sodio-potassio. Queste correnti sono ovviamente diverse da quelle del potenziale d'azione della membrana con . Una delle più significative differenze è il picco più elevato di quando è diverso da 0. Il modello presentato ha trovato conferme in diversi esperimenti e dimostra come l'onda di depolarizzazione si propaghi attraverso il continuo scambio di ioni sodio e potassio, che generano correnti ioniche lungo l'assone.