Antonio Dal Zotto: differenze tra le versioni

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Nel [[1870]] divenne professore di modello e anatomia alla Scuola Superiore d'Arte applicata all'Industria e nel [[1879]] passa all'Accademia dove insegnerà sino alla morte; dal [[1895]] al [[1912]] ne fu pure direttore.
 
Nel [[1889]] sposa Ida Lessiak, vedova di [[Carlo Naya]], venendo quindi in possesso del celebre studio che questa aveva ereditato dal primo marito. Nel [[1893]], alla morte della Lessiak, venne da questa indicato come unico erede della ditta fotografica, della cui direzione incaricò Antonio Boschetto. La ditta avrebbe chiuso definitivamente con la morte dello stesso Dal Zotto, e l'archivio venne in seguito rilevato dalla casa editrice Ferdinando Ongania.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-naya_(Dizionario-Biografico)|titolo=NAYA, Carlo in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2019-05-17}}</ref>
 
Le sue statue, di stampo verista, riguardano soprattutto l'ambito celebrativo e sepolcrale.