Esercito romano: differenze tra le versioni

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Riordinò l'intero [[limes romano|sistema di difese dei confini imperiali]], acquartierando in modo permanente [[legione romana|legioni]] e ''[[truppe ausiliarie dell'esercito romano|auxilia]]'' in [[fortezze legionarie romane|fortezze]] e [[castrum|forti]] lungo il ''[[Limes romano|limes]]''. Portò ordine nell'amministrazione finanziaria dello Stato romano, attribuendo un salario e una gratifica di congedo a tutti i soldati dell'esercito imperiale (sia ai [[legione romana|legionari]] che agli [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|ausiliari]]) con la creazione di un ''[[aerarium militare]]''.
 
Delle legioni sopravvissute alla guerra civile, 28 rimasero [[battaglia di Azio|dopo Azio]], e 25 dopo la [[Battaglia della foresta di Teutoburgo|disfatta di Teutoburgo]], oltre ad un numero crescente di ''[[truppe ausiliarie dell'esercito romano|auxilia]]''. In totale vi erano circa 340&nbsp;000 uomini, di cui 140&nbsp;000 servivano nelle legioni. Furono formate anche le [[guardia pretoriana|coorti pretoriane]] e [[coorti urbane|urbane]] (di Roma, Cartagine, Lione e d'Italia) e dei [[Vigiles|Vigili]] di Roma; la [[marina militare romana|flotta imperiale]] divisa in squadre a [[Ravenna]], [[Capo Miseno|Miseno]] e [[Fréjus (comune)|Forum Iulii]], e quelle provinciali di [[Siria (provincia romana)|Siria]] e [[Antico Egitto|Egitto]], e le flottiglie fluviali su cReno, cDanubio e Sava.<ref>Yann Le Bohec, ''L'esercito romano'', Roma 1992, pp. 33 e s.</ref>
 
==== Principali innovazioni e modifiche nel I e II secolo ====