Eumeo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo template:Avvisounicode da voci con lingue ormai supportate dai browser come da discussione
Riga 15:
Eumeo nasce in un'isola chiamata Siria, dal re di una delle due città che vi si trovavano. Ancora giovanissimo, viene portato via di casa da una donna fenicia, che aveva pianificato la propria fuga assieme a dei mercanti compatrioti lì giunti. Era stato quindi rivenduto come schiavo a [[Laerte]], padrone che si dimostrò molto benevolo nei suoi confronti. Eumeo dà informazioni sulle sue origini nel corso del canto XV dell'[[Odissea]], interrogato da [[Odisseo]] che gli si presenta sotto le mentite spoglie di un mendicante.
 
Servo di [[Odisseo]], anzi, il migliore e il più fedele tra i suoi servi, è addetto alla cura dei suoi maiali (èdi ben notoqui l'epiteto di δῖος ὑφορβός "divino porcaro" con cui Omero lo descrive). È un personaggio virtuoso e modesto, pago della sua vita - nonostante egli abbia sangue reale nelle vene - e soffre il solo cruccio della lontananza del padrone, con la conseguente rovina del palazzo<ref name="Ulisse e l p. 227">"La mente colorata: Ulisse e l'Odissea" di Pietro Citati e Marcel Detienne, p. 227</ref>. Non ha moglie né figli. Vive coi maiali che cura con scrupolo. Omero descrive il porcile realizzato con un recinto circolare di pietre e le dodici stalle di pali di legno, con seicento scrofe e trecentosessanta porci all'esterno. Una serie di numeri perfetti dal significato simbolico<ref name="Ulisse e l p. 227"/>. Eumeo accoglie Odisseo, lacero e mendico, con affetto e sincerità, offrendogli perfino il suo solo mantello. Prova empatia per il viandante e lo ospita per timor di Zeus<ref>"La storia della poesia: Il seme del fuoco, Achille e Odisseo" di Salvatore Lo Bue, p. 189</ref>.
 
Eumeo è così l'esatto opposto etico dei Proci: egli è ordinato<ref>Un ordine simboleggiato dai numeri perfetti che descrivono il suo allevamento, emblema che egli vive in armonia con le leggi divine</ref>, custodisce e difende la proprietà del padrone, costoro si presentano in casa sua e anziché menar doni, pretendono addirittura che gli sia imbandito banchetto con gli animali migliori: un comportamento empio, di cui il fedele porcaro soffre e si lamenta col viandante sotto le cui spoglie si cela Odisseo<ref>"Itaca: eroi, donne, potere tra vendetta e diritto", di Eva Cantarella, p. 76</ref>.