Pietre d'inciampo nelle Marche: differenze tra le versioni

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La sorella Romilde e il fratelli Umberto furono assassinati ad Auschwitz. La sorte degli altri congiunti è sconosciuta.
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|<!-- [[File:Stolperstein für Enrica Coen (Ancona).jpg|120px]]-->
| style="text-align:center"| <div style="font-size:90%;"><small>QUI ABITAVA</small><br />ENRICA COEN<br /><small>NATA 1888<br />ARRESTATA 18.10.1943<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA 23.10.1944</small></div>
| Corso Garibaldi, 28
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Il marito fu arrestato il 12 maggio 1944. Anch'egli fu assassinato ad Auschwitz.
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|<!--[[File:Stolperstein für Mose Coen (Ancona).jpg|120px]]-->
| style="text-align:center"| <div style="font-size:90%;"><small>QUI ABITAVA</small><br />MOSÈ COEN<br /><small>NATO 1891<br />ARRESTATO 12.5.1944<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO</small></div>
| Corso Garibaldi, 28
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La moglie di Mosè Coen è stata assassinata già al 23 ottobre 1943, anche lei ad Auschwitz.
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|<!--[[File:Stolperstein für Romilde Coen (Ancona).jpg|120px]]-->
| style="text-align:center"| <div style="font-size:90%;"><small>QUI ABITAVA</small><br />ROMILDE COEN<br /><small>NATA 1902<br />ARRESTATA 20.3.1944<br />DEPORTATA<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATA</small></div>
| Via Astagno, 18
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Anche il fratello Umberto fu assassinato ad Auschwitz. Un altro fratello, Dante, poteva sopravvivere la sua sosta ad Auschwitz, pero è stato assassinato a [[campo di concentramento di Buchenwald|Buchenwald]] negli ultimi giorni del regno Nazista. La sorte degli altri congiunti è sconosciuta.
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|<!--[[File:Stolperstein für Umberto Coen (Ancona).jpg|120px]]-->
| style="text-align:center"| <div style="font-size:90%;"><small>QUI ABITAVA</small><br />UMBERTO COEN<br /><small>NATO 1914<br />ARRESTATO 18.3.1944<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 21.4.1945<br />MAUTHAUSEN</small></div>
| Via Astagno, 18
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| '''Gino Guglielmi''' nacque il 18 settembre 1911 a [[Ancona]]. I genitori erano Achille Guglielmi (vedi sopra) ed Elsa Zamorani (vedi sotto). Laureato in giurisprudenza. Resideva in via Emilia Ponente n. 291 a Bologna. Non esercitava la sua professione, traendo sostentamento della proprietà terriera del padre vicino Ancona. Nel settembre 1943 la famiglia si spostò a [[Castiglione dei Pepoli]]. Lì il padre fu arrestato nel dicembre 1943 e morì nel arresto. Gino Guglielmi viveva con la madre, il fratello Gustavo e la cognata nella villa della famiglia. Fu arrestato insieme alla madre il 3 gennaio 1944, mentre il fratello rimase libero perché sposato con un'ariana. Madre e figlio furono detenuti prima nel carcere di Bologna, poi nel carcere di Milano. Furono deportati con il convoglio n. 6 al [[campo di concentramento di Auschwitz]] il 30 gennaio 1944. Tutte e due furono assassinati immediatamente dopo l'arrivo al 6 febbraio 1944, probabilmente nella camera a gas.<ref name=Gino /><ref>Ci portano via: ''[http://www.ciportanovia.it/guglielmi-gino GUGLIELMI GINO]'', consultato il 4 giugno 2018</ref>
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|<!-- [[File:Stolperstein für Andrea Lorenzetti (Ancona).jpg|120px]]-->
| style="text-align:center"| <div style="font-size:90%;"><small>QUI ABITAVA</small><br />ANDREA LORENZETTI<br /><small>NATO 1907<br />ARRESTATO 10.8.1944<br />DEPORTATO<br />MAUTHAUSEN<br />MORTO DI STENTI<br />15.5.1945</small></div>
| Piazza Cavour, 10
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| '''Guido Lowenthal''', figlio di Carlo Loewenthal e Eugenia Piazza, nacque il 12 marzo 1884 a [[Milano]]. Coniugato con Eugenia Carcassoni (vedi sopra). Fu arrestato a [[Appignano]] (Macerata) il 19 febbraio 1944, detenuto nel carcere di Macerata, trasferito al [[campo di transito di Fossoli]] e deportato con il convoglio n. 9 al [[Campo di concentramento di Auschwitz|campo di sterminio di Auschwitz]] il 5 aprile 1944. Fu assassinato immediatamente dopo il suo arrivo il 10 aprile 1944.<ref>[[Centro di documentazione ebraica contemporanea]]: {{Cita web|url=http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-4886/loewenthal-guido.html|titolo=''Loewenthal, Guido''|accesso=4 giugno 2017}}, con un ritratto</ref>
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|<!-- [[File:Stolperstein für Alberto Pacifici (Ancona).jpg|120px]]-->
| style="text-align:center"| <div style="font-size:90%;"><small>QUI LAVORAVA</small><br />ALBERTO PACIFICI<br /><small>NATO 1870<br />ARRESTATO 23.5.1944<br />DEPORTATO<br />AUSCHWITZ<br />ASSASSINATO 30.6.1944</small></div>
| Via Bernabei, 12