Confederazione germanica: differenze tra le versioni

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== Bismarck e la guerra di unificazione ==
[[File:Bundesarchiv Bild 183-R13234, Otto von Bismarck.jpg|thumb|upright|Otto von Bismarck]]
Poco dopo l'"[[umiliazione di Olmütz]]", una nuova generazione di statisti iniziò a dare risposta, per i propri fini, alle richieste popolari di unità nazionale, non solo in Germania ma anche in [[Italia]] e [[Giappone]], portando avanti la tradizione [[prussia]]na dell'[[autocrazia]] e delle riforme dall'alto. Ci volle una guida molto abile per trascinarsi dietro gli elementi reazionari meno ricettivi, e Italia e Germania riuscirono a conseguire questo compito apparentemente paradossale di una modernizzazione conservatrice. Bismarck, come Stein e Hardenberg, cercò in sostanza di preservare la posizione degli [[junker]] in un periodo di grandi cambiamenti. [[Otto von Bismarck|Bismarck]], infatti, venne nominato dal Kaiser Guglielmo I per aggirare i liberali nel ''Landstag'' che si opponevano all'ingrandimento militare del Kaiser, a causa della sua natura elitaria. Gradualmente, gli junker, guidati dal Bismarck, avrebbero vinto sulla classe media, reagendo ai loro sentimenti rivoluzionari, espressi nel 1848, con la fornitura di opportunità economiche per le quali la classe media urbana aveva lottato.
 
Un fatto notevole in questa "modernizzazione conservatrice" è l'apparizione di capi politici distinti: [[Camillo Benso Conte di Cavour|Cavour]] in Italia; in Germania, Stein, Hardenberg, oltre a Bismarck, il più famoso di tutti; in Giappone gli statisti dell'epoca [[Periodo Meiji|Meiji]]. Forti le similtudini tra loro: tutti erano conservatori relativamente allo spettro politico della loro epoca e della loro nazione, devoti alla monarchia, disposti a usarla come strumento di riforma, modernizzazione e unità nazionale. Anche se tutti erano aristocratici, erano dissidenti o esterni relativamente al vecchio ordine, al punto che nel loro retroterra aristocratico, nell'abitudine al comando e nella predisposizione alla politica si può rintracciare un contributo dell'''ancien régime'' agrario alla costruzione di una nuova società.