Il latino - Vocabolario della lingua latina: differenze tra le versioni

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==Storia==
 
Il vocabolario uscito nel 2000, è scientificamente garantito da grandi autori: la risposta alla richiesta di rigore e aggiornamento scientifico nel mondo degli studi classici. La peculiarietà di questo dizionario è nei numerosi traducenti e nella ricchezza ineguagliata delle frasi di esempio. La nuova edizione in breve riquadri riassuntivi delle voci lunghe e complesse facilitano la consultazione; i box Attenzione di soccorso a fine lemma segnalano i falsi amici; i box Non confondere segnalano parole che si somigliano e che traggono in inganno lo studente; segnalazione grafica delle parole latine del lessico di base; tavole di famiglie di parole, che riportano tutti i derivati presenti nel dizionario ad un¿unica radice. Da segnalare: Presenza capillare dei cosiddetti lemmi "di soccorso", scolasticamente utilissimi, nei quali si indica il paradigma di riferimento dei perfetti e dei participi irregolari. 12 tavole di carte a colori sul mondo antico. Apparati che forniscono compendi di cultura latina/romana e di storia romana: schede sull¿amministrazione dello Stato, le classi sociali, le cariche e il cursus honorum, ecc. Di tutti i passi riportati sono state scelte frasi lunghe e contestualizzate, seguite da traduzioni originali, rivedute e aggiornate, e sono sempre stati indicati con esattezza autore, opera e luogo della citazione. Unico fra tutti i dizionari in commercio, il Conte-Pianezzola-Ranucci si estende fino alla tarda latinità, senza togliere spazio agli autori classici ([[Giulio Cesare|Cesare]] [[Cicerone]], [[Tito Livio|Livio]], [[Virgilio]], [[Orazio]], [[Seneca]], ecc.), quelli che abitualmente lo studente cerca sul vocabolario.
Uscito nel [[1972]] la prima edizione conteneva oltre 2480 pagine contenenti sezioni dedicate alla cultura latina, con tavole illustrative della vita d'allora facendone uno dei più completi vocabolari sul campo. Ne vennero pubblicate diverse edizioni e nel [[2014]] ne venne pubblicata una nuova versione rifacendosi sia a questo sia al ''Primo vocabolario di latino di Raffaello Bianchi e Onorio Lelli'', ne rivede interamente l’impianto: il testo è stato completamente ristrutturato e ampliato, fino a raddoppiarlo, sulla base di un progetto lessicografico innovativo e didattico, pensato per una scuola dove l’insegnamento del latino è stato fortemente riformato. Un vocabolario adatto sia agli studenti che si avvicinano per la prima volta allo studio del latino sia a quelli che frequentano licei con indirizzi nei quali l’insegnamento del latino prevede poche ore settimanali. Il progetto prevede: 25.000 voci latine; 16.500 voci italiane; 2.000 parole latine più usate dai prosatori classici chiaramente segnalate; 2.500 lemmi-aiuto per le forme irregolari e le varianti ortografiche; 520 rubriche. Attenzione di aiuto grammaticale e semantico, per evitare i più comuni errori di traduzione (non confondere le forme del verbo cado con quelle del verbo caedo, non tradurre caritas con “carità” ecc.); 105 rubriche Parole e civiltà di lingua e civiltà latina, per fornire spunti di riflessione sulla cultura dei romani e sulla continuità tra latino e italiano; reggenze e costruzioni facilmente reperibili; fraseologia ed esemplificazione ben evidenziate e sempre tradotte. Il lemmario copre il lessico degli autori classici più tradotti e studiati a scuola ([[Cicerone]], [[Giulio Cesare|Cesare]], [[Tito Livio|Livio]], [[Catullo]], [[Virgilio]] ecc.). Le voci forniscono un gran numero di informazioni grammaticali nella forma più estesa e completa possibile (la declinazione di sostantivi e aggettivi, il paradigma dei verbi, mettendo la parola per esteso quando l’accento si ritrae o quando la voce è irregolare). I lemmi presentano la quantità sulla penultima, per sapere sempre come pronunciarli: nella testata di ogni pagina lo studente trova due forme-modello che spiegano come leggere la quantità e quindi la parola. I significati procedono dal più comune al più specialistico e sono sempre corredati da esempi d’uso, costruzioni particolari, reggenze e fraseologia, tutte ben evidenziate e quindi facilmente reperibili. Viene inoltre fornita l’origine dei lemmi, in modo da poter ricostruire la famiglia di parole a cui appartengono.
 
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