Primate di Sardegna e Corsica: differenze tra le versioni
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Dalla fine del Cinquecento la disputa assunse un’asprezza di toni tale da avere ripercussioni anche sul piano politico.
Nel 1588 l’arcivescovo di Sassari Alfonso de Lorca si appellò al pontefice [[Papa Sisto V|Sisto V]], ma la faccenda venne presa in esame solo nel 1606. Nel medesimo periodo nella contesa intervennero anche il sovrano [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] - che tramite il [[Lista dei viceré di Sardegna|viceré]] si schierò a favore della sede arcivescovile di Cagliari - e l’arcivescovo di Pisa, il quale, timoroso di perdere i diritti della propria sede sul titolo primaziale, reclamò il titolo. Quando l’arcivescovo di Sassari
Questa particolare gara venne vinta dall’arcidiocesi cagliaritana
Per contenere le reliquie dei santi, l’arcivescovo [[Francisco Desquivel|d'Esquivel]] di Cagliari ordinò la costruzione del '''[[Santuario dei Martiri]]''', collocato sotto l’area presbiteriale della [[Cattedrale di Santa Maria (Cagliari)|cattedrale primaziale di Cagliari]].
Le reliquie turritane furono invece divise tra l'imponente [[basilica di San Gavino]] di Torres (dove fu eretta un'elegante cripta che scende nel cuore sotterraneo dell'enorme edificio romanico) e il duomo di Sassari.
==Voci correlate==
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