Primate di Sardegna e Corsica: differenze tra le versioni

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Dalla fine del Cinquecento la disputa assunse un’asprezza di toni tale da avere ripercussioni anche sul piano politico.
 
Nel 1588 l’arcivescovo di Sassari Alfonso de Lorca si appellò al pontefice [[Papa Sisto V|Sisto V]], ma la faccenda venne presa in esame solo nel 1606. Nel medesimo periodo nella contesa intervennero anche il sovrano [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] - che tramite il [[Lista dei viceré di Sardegna|viceré]] si schierò a favore della sede arcivescovile di Cagliari - e l’arcivescovo di Pisa, il quale, timoroso di perdere i diritti della propria sede sul titolo primaziale, reclamò il titolo. Quando l’arcivescovo di Sassari AndrésGavino Bacallar diede peso alle proprie pretese adducendo il fatto diManca esserede stateCedrelles rinvenuterinvenne nella propria diocesi le reliquie dei santi Gavino, Proto e Gianuario nel 1614, l’arcivescovo di Cagliari [[Francisco Desquivel|Francisco d'Esquivel]], nel 1614 avviò un’imponente campagna di scavi archeologici nella propria diocesi nelle aree in cui la pietà popolare venerava i primi martiri. La quantità e la rinomanza delle presunte reliquie ritrovate avrebbero, infatti, legittimato la supremazia dell’arcidiocesi cagliaritana o turritana sulla Sardegna tutta, autorizzando il proprio arcivescovo ad utilizzare il titolo primaziale.
 
Questa particolare gara venne vinta dall’arcidiocesi cagliaritana, ciòdove nonsi ostanterinvenne gliuna quantità spropositata di reliquie in buona parte discutibili (al contrario della prudenza utilizzata negli scavi turritani dove si tentò uno scavo quasi 'scientifico' che portò al rinvenimento di meno reliquie ma con più attendibilità di santità). Gli arcivescovi turritani tuttavia continuarono a reclamareimpiegare fino ai giorni nostri il titolo primaziale. Anchema nellaanche diocesiin diquesta Sassaridiocesi il titolo è comunque caduto in disuso.
 
Per contenere le reliquie dei santi, l’arcivescovo [[Francisco Desquivel|d'Esquivel]] di Cagliari ordinò la costruzione del '''[[Santuario dei Martiri]]''', collocato sotto l’area presbiteriale della [[Cattedrale di Santa Maria (Cagliari)|cattedrale primaziale di Cagliari]].
Le reliquie turritane furono invece divise tra l'imponente [[basilica di San Gavino]] di Torres (dove fu eretta un'elegante cripta che scende nel cuore sotterraneo dell'enorme edificio romanico) e il duomo di Sassari.
 
==Voci correlate==