Pubblica amministrazione dell'Italia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
{{vedi anche|Contrattualizzazione del pubblico impiego in Italia|Costituzione della Repubblica Italiana|Decentramento amministrativo in Italia}}
Al momento dell'[[unità d'Italia]], con l'adozione dello [[statuto albertino]], la titolarità della funzione organizzatrice spettava alla stessa organizzazione che vi provvedeva mediante atti di autonormazione. A parteTranne il caso limite dell'[[organizzazione militare]], che dava luogo a rapporti di supremazia speciale, la funzione organizzatrice era di competenza del [[governo]].
 
Con la [[nascita della Repubblica Italiana]] e l'entrata in vigore della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], gli articoli 97 e 98 della Carta accolsero la soluzione opposta, attribuendo la titolarità della funzione organizzatrice al [[Parlamento della Repubblica Italiana]], che la esercita attraverso atti di eteronormazione, sancendo così l'assoluta preminenza del [[principio di legalità]].
 
Dal punto di vista dell'organizzazioneassetto organizzativo degli organi amministrativi dello Stato, la Costituzione sancì il passaggio da un'organizzazione di tipo ''centralizzato'', dove le funzioni amministrative erano attribuite agli organi centrali dello Stato, ad un'organizzazione di tipo ''decentrato'', dove le funzioni amministrative vengono ad essere svolte da [[ente territoriale (Italia)|enti territoriali]] a livello locale; il processo del [[decentramento amministrativo in Italia]] avvenne negli anni in maniera graduale, con disposizioni normative che diedero concreta attuazione agli artt. 5, 114 e 118 della carta costituzionale, come la [[legge 16 maggio 1970, n. 281]], e la [[legge 22 luglio 1975, n. 382]].
 
Un nuovo processo di riforme ha interessato pubblica amministrazione a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] del [[XX secolo]], che ha visto essenzialmente la [[contrattualizzazione del pubblico impiego in Italia]], che ha portato alla [[privatizzazione del diritto del lavoro pubblico in Italia|privatizzazione del diritto del lavoro pubblico nel paese]] - che introdusse la possibilità per i dipendenti di iscriversi a [[sindacati]] - ed il decentramento di molte funzioni dallo [[Stato]] agli [[Ente locale|enti locali]], e riformando tutta l'attività sulla base di diversi criteri; ad esempio in tal senso furono emanate le [[leggi Bassanini]]. La disciplina del [[rapporto di lavoro]] venne poi raccolta nel d.lgs 30 marzo 2001, n. 165.