Michele III: differenze tra le versioni
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Nell'858 un giovane studioso di legge da poco entrato nell'ordine sacro, [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]], convinse Michele III a nominarlo [[Patriarca di Costantinopoli]] al posto di [[Ignazio I]], il quale nell'847 era stato designato dall'imperatrice-madre Teodora come sostituto di Metodio I, morto in quell'anno per cause naturali: Ignazio rappresentava dunque l'ennesimo fautore di quella parte di corte che, secondo Bardas e Fozio, illegittimamente si arrogavano l'esercizio del potere al posto di Michele. Comunque, grazie alla sapienza di Fozio ed all'astuzia di Bardas, in quegli anni Michele III si impegnò in una gran manovra di restauro e manutenzione di numerose città dell'impero, guadagnandosi la stima del popolo ed il favore degli intellettuali, i quali plaudirono l'iniziativa con cui Fozio e Michele III riorganizzarono l'[[Università di Costantinopoli|Università Imperiale]].
Nell'863 su iniziativa di Fozio, Michele III incaricò [[Cirillo e Metodio|i
Sempre nell'863 [[Papa Niccolò I]] si schierò in favore del deposto Ignazio e non riconobbe Fozio quale legittimo successore al Patriarcato costantinopolitano. Allora Michele III organizzò un sinodo a Costantinopoli che si ebbe nell'867 ed in cui furono invitati altri patriarchi ecumenici, incluso lo stesso Papa Niccolò: i patriarchi scomunicarono il Papa, reo di essere eretico nelle liturgie a causa del [[filioque]]. Tale evento verrà conosciuto come "scisma di Fozio".
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