Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia: differenze tra le versioni

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|Ref = <ref>{{Cita libro |autore=Simon Adams, [|url=http://books.google.it/books?id=Cmm4J2Ug4o8C&pg=PA1981&dq=resistance+Europe&hl=en&sa=X&ei=1u2dUZT5IKam4gSZ3YCwDQ&redir_esc=y#v=onepage&q=resistance%20Europe&f=false ''|titolo=The Balkans''], |editore=Black Rabbit Books, |anno=2005, |ISBN =978-1-58340-603-8.}}</ref>
|Categoria = esercito
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'''Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia''', (in [[Alfabeto cirillico|cirillico]]: Народноослободилачка војска Југославије,; in [[lingua serba|serbo]] e [[lingua croata|croato]]: ''Narodnooslobodilačka vojska i partizanski odredi Jugoslavije - NOV i POJ'', ("Esercito popolare di liberazione e distaccamenti partigiani della Jugoslavia"), era la denominazione assunta durante la [[Seconda guerra mondiale]], dai '''Partigiani jugoslavi''' (''Partizani'') che, guidati dal capo comunista [[Josip Broz Tito]], svilupparono un grande movimento di resistenza militare contro le [[potenze dell'Asse|potenze occupanti dell'Asse]].
 
La resistenza armata dei partigiani jugoslavi si sviluppò a partire dal crollo del [[Regno di Jugoslavia]] e ottenne crescenti successi; i partigiani, guidati da Tito e da altri capi molto capaci come [[Koča Popović]], [[Sava Kovačević]], [[Milovan Gilas]] e [[Peko Dapčević]], combatterono con abilità e determinazione non solo contro gli eserciti occupanti tedeschi e italiani ma anche le forze militari collaborazioniste dello [[Stato Indipendente di Croazia|Stato Croato]], del [[Serbia (1941-1944)|governo-fantoccio serbo]] e soprattutto contro le formazioni [[Esercito jugoslavo in patria|monarchico-nazionaliste dei cetnici]].