Piccole e medie imprese: differenze tra le versioni

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imprese con minore vocazione all’estero. I risultati sono evidenti in termini di valore aggiunto, produttività, di capacità di generare cassa e, soprattutto, di redditività rispetto alle PMI con bassa vocazione internazionale.
 
Il numero di PMI è fortemente aumentato nel 2016 e nel 2017, passando da 141 mila.000 a 152 mila.000 unità e tornando oltre i livelli pre-crisi. In parte la ripresa del numero di PMI è spiegata dai flussi migratori dalla fascia delle microimprese a quella delle PMI e in parte dalla forte riduzione, osservata fino alla fine del 2017, del numero di PMI uscite dal mercato a seguito di un default o di una liquidazione volontaria.
 
Pur in crescita, i debiti in bilancio delle PMI risultano ampiamente sostenibili. Anche il rapporto tra oneri e debiti finanziari, uno degli indici più spesso utilizzati dagli analisti per valutare la sostenibilità dei debiti, evidenzia un netto miglioramento. Vi ha contribuito la crescita dei margini, la dinamica contenuta dei debiti finanziari e, soprattutto, la diminuzione del costo del debito.