Taurianova: differenze tra le versioni
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Il culto per la Madonna della Montagna, ebbe inizio intorno al 1763, allorquando Don Domenico Antonio Zerbi, Arciprete di Radicena, sul punto di morire gli fu posta sul capo un'immaginetta della Vergine d'Aspromonte e l'ammalato istantaneamente guarì. Fu allora che per devozione, l'Arciprete acquistò una grande immagine con il volto e gli arti scolpiti in legno, rivestita di un vestito in seta e ne dotò la chiesa. Nel 1783 un ulteriore crollo provocò la caduta della torre dei Gemelli, annessa alla chiesa, distrutta poi dal terremoto del 1908. I lavori per la costruzione di una nuova chiesa terminarono il 5 ottobre 1929 e vennero effettuati a cura dell'architetto Vittorio Paron.
L'imponente facciata è decorata con arcatelle e un rosone ed è fiancheggiata da due torri campanarie, che la superano in altezza e che ricevano luce da alcune trifore. Nella torre di destra è installato, al centro del quadrante, un grande orologio. Delle tre campane, già appartenenti al Monastero di Santa Caterina di Terranova, la maggiore è opera di Jacopo Musurra, fonditore siciliano del sec. XVI. L'interno è a tre navate e una balaustra in marmo bianco divide la navata centrale dal presbiterio, dove è collocato l'altare maggiore. Ad uno dei pilastri che separa la navata centrale dalla laterale è addossato un pulpito ligneo. L'altare maggiore è in marmo e su di esso è posta l'attuale statua della Vergine della Montagna, donata in segno di voto
<u>Opere di rilievo:</u>
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