Operazione Barbarossa: differenze tra le versioni

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Oltre alle teorie razziali vi erano tuttavia ragioni politiche e militari ben definite: nel 1939 l'Unione Sovietica contribuì alla sconfitta della Polonia con l'attacco da est avvenuto il 18 settembre e, con l'accordo stipulato il 29 settembre in materia di scambi commerciali con la Germania, ad alleggerire la pressione economica che derivava dal conflitto appena iniziato, ma allo stesso tempo la politica espansionista dello Stato sovietico cominciò a delinearsi. L'Unione Sovietica, approfittando del pesante impegno militare tedesco sul fronte occidentale, occupò gli [[Stati baltici]] tra il 14 ed il 17 giugno 1940, data in cui Molotov, congratulandosi con l'ambasciatore tedesco a Mosca, [[Friedrich-Werner Graf von der Schulenburg|von Schulenburg]], per il successo ottenuto dalle armate tedesche in Francia (lo stesso giorno la Francia aveva chiesto alla Germania l'armistizio, con Parigi occupata dalle truppe germaniche tre giorni prima), annunciava l'avvenuta occupazione da parte sovietica di [[Lituania]] (unico paese baltico confinante allora con la Germania), [[Lettonia]] ed [[Estonia]].<ref>William L. Shirer, ''Storia del Terzo Reich'', p. 860</ref>
 
Il 30 novembre 1939 l'[[Unione Sovietica]] aveva attaccato la [[Finlandia]] e, diversamente da quanto previsto nel patto Molotov-Ribbentrop, a fine giugno-inizio luglio 1940 aveva imposto alla [[Romania]] di cedere non solo la regione della [[Bessarabia]] ma la parte settentrionale della [[Bucovina]], occupando anche il [[territorio di Herța]] appartenuto sin dal XIX secolo al vecchio [[Regno di Romania]] e popolato quasi totalmente da [[Rumeni|popolazione rumena]]; questo aveva spinto Hitler, timoroso di perdere nel prossimo futuro il petrolio rumeno, a garantire i ridimensionati confini della Romania il 30 settembre 1940, dopo che altri territori di questo stato erano stati ceduti a seguito di accordi internazionali imposti dalla Germania: parte della Transilvania settentrionale all'Ungheria [[(secondo arbitrato di Vienna]], 30 agosto 1940)<ref>William L. Shirer, ''Storia del Terzo Reich'', p. 867</ref> e Dobrugia meridionale alla Bulgaria ([[trattato di Craiova]], 7 settembre 1940).
 
Tutto questo si tradusse, nei rapporti fra Terzo Reich ed Unione Sovietica, in uno scambio reciproco di accuse di violazione dell'articolo 3 del Trattato Molotov-Ribbentrop, che prevedeva la reciproca, anticipata consultazione prima di intraprendere iniziative di tipo politico-militare di un certo rilievo: la Germania accusava l'Unione Sovietica di averla informata della sua annessione degli Stati baltici solo a fatto compiuto, l'Unione Sovietica accusava della medesima violazione la Germania, per gli accordi imposti a Vienna a Romania ed Ungheria.<ref>William L. Shirer, ''Storia del Terzo Reich'', p. 868</ref>