Giuseppe De Stefanis: differenze tra le versioni

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Al comando del XX° Corpo partecipò alle varie fasi delle battaglie di El Alamein, ottenendo il grado di generale di Corpo d'Armata il 14 novembre 1942. Dopo la sconfitta in Egitto si ritirò sino in Tunisia col solo suo comando perdendo tutte le unità di manovra ed attestandosi sulla Linea del Mareth; fu poi sostituito dal generale di Corpo d'Armata Taddeo Orlando il 4 febbraio 1943 e rimpatriato.
 
Dal 3 maggio 1943 divenne sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito per le operazioni, sostituendo il generale Carlo Vecchiatelli trasferito ad Atene al comando dell'11^ª armata. Partecipò, a Roma, in sostituzione del generale Roatta, Capo di SME, al Consiglio della Corona il pomeriggio dell'8 settembre 1943, dove si decise di dar corso all'armistizio dopo la diffusione della notizia da parte alleata da Radio Algeri.
 
La notte seguente fu tra i militari che partì da Roma verso Ortona con i sovrani e arrivò a Brindisi. Qui alcune settimane dopo assunse prima il comando del LI° Corpo, pletorica unità appena istituita ma priva di fatto di vere truppe dipendenti. Nel giugno 1944 fu a capo della Delegazione A dello SM, ossia l'organizzazione delle forze italiane che opereranno per conto degli alleati nel 1945 coi gruppi da combattimento.