Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki: differenze tra le versioni

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Il [[presidente degli Stati Uniti d'America]] [[Harry Truman]], che venne a conoscenza dell'esistenza del Progetto Manhattan solo dopo la morte di [[Franklin D. Roosevelt]], decise di utilizzare la nuova bomba sul Giappone. Nelle sue intenzioni dichiarate il bombardamento doveva determinare una risoluzione rapida della guerra, infliggendo una distruzione totale e infondendo quindi nel governo giapponese il timore di ulteriore distruzione: questo sarebbe stato sufficiente per determinare la resa dell'Impero giapponese.
 
Il 26 luglio 1945 Truman e gli altri capi di Stato Alleati stabilirono, nella [[dichiarazione di Potsdam]], i termini per la resa giapponese che inizialmente sembrava essere pessima ma che poi si rivelò quasi una fortuna. Il giorno seguente i giornali giapponesi riportarono la dichiarazione, il cui testo venne diffuso anche radiofonicamente in tutto l'impero del Sol Levante, ma il governo militare la respinse. Il segreto della bomba atomica era ancora custodito e la sua esistenza non venne minimamente accennata nella dichiarazione.
 
== La scelta degli obiettivi ==